lunedì 11 maggio 2015

"Campari a colazione" di Sara Crowe (BlogTour)

Buongiorno fanciulle!
Oggi vi racconto un libro, una lettura divertente e davvero spassosa, con cui ho passato un weekend delizioso: "Campari a colazione" di Sara Crowe.
Ve lo avevo presentato qui, ancora ad Aprile, ma vi riporto nuovamente la trama:

Nel 1987, il mondo di Sue Bowl cambia per sempre. 
Sua madre muore, lasciandola con la sensazione di aver perso una parte vitale di sé. 
E come se non bastasse, suo padre se la fa con un'orribile mangiatrice di uomini di nome Ivana. Ma la madre le ha sempre detto di fare del proprio meglio con quello che ha, e ciò che le è rimasto sono il suo amore per la scrittura e una zia a dir poco stravagante. 
Così Sue si trasferisce per un po' nella malmessa magione di famiglia di zia Coral, Green Place, insieme a un numero sempre crescente di eccentrici personaggi. 
Qui avrà modo di scrivere - anche se forse non è quella grande scrittrice che credeva - e di imparare cos'è l'amore. 
Avrà tempo di crescere e di fare pace con il passato.
Harlequin Mondadori ha scelto un modo davvero simpatico per promuovere questo libro, un qualcosa di nuovo che sta a metà tra un blog tour ed un club del libro.
Nel corso del post, infatti, risponderò a una serie predefinita di domande che saranno a vostra disposizione se vorrete discutere il libro una volta letto, o per realizzare a vostra volta un post simile.
Queste le domande:

Il romanzo si apre con la morte della madre di Sue, che getta una lunga ombra sulla vita della protagonista. In che modo secondo voi "Campari a colazione" è un romanzo sul passaggio all’età adulta? 
Le ambizioni letterarie di Sue si scontrano e compensano nei suoi errori di ortografia. Perché pensi che Sara Crowe abbia scelto di includere gli errori di ortografia di Sue? Siete rimasti sorpresi da questo espediente? 
Che ruolo gioca Green Place in questo romanzo? Quanto è importante secondo voi questo luogo nella storia di Sue?
"Campari a colazione" viene raccontato attraverso le voci dei diari di Sue e di zia Coral. Perché pensate che Sara Crowe abbia scelto queste diverse forme di narrazione? 
"Campari a colazione" è un romanzo umoristico, ma entrambe - sia Sue sia zia Coral - hanno conosciuto la tragedia. Come pensi che Sara Crowe riesca a combinare umorismo e dolore? 
Sara Crowe è una pluripremiata attrice apparsa in film, commedie e drammi televisivi. Come pensi che questo abbia influenzato scrittura e personaggi? 
"Campari a colazione" è stato paragonato ad altri romanzi che raccontano il passaggio alla maggiore età come "Il profumo delle campanule" e "Il diario segreto di Adrian Mole". Quali altri romanzi potrebbero raccontare vicende simili? A quali altri scritti lo paragonereste?

Le trovo un'ottima guida per parlare del libro, e cercherò di farlo senza svelare nulla di cruciale della trama (se no vi rovino la lettura XD).
Nonostante il romanzo si apra su una nota triste, con la protagonista in lutto per la perdita precoce della madre e in rotta con il padre (di cui non sopporta la nuova compagna), resta una storia essenzialmente divertente.
Sara Crowe combina alla perfezione umorismo e dolore, dando vita a una storia che fa piangere e ridere a poche pagine di distanza.
Questo anche grazie ad un cast di personaggi improbabili quanto esilaranti, che guidano Sue nel delicato passaggio dall'adolescenza all'età adulta riempiendo la sua vita di ironia, situazioni tragicomiche e impensabili perle di saggezza.
Mi hanno ricordato molto quei gruppi di personaggi di supporto che troviamo sempre nelle commedie cinematografiche anglosassoni, quelli che pur non essendo i protagonisti in senso stretto spesso hanno le battute migliori (ve lo ricordate l'assurdo coinquilino di Hugh Grant in "Notting Hill", per esempio? Non era il protagonista, ma le battute più divertenti del film sono le sue).
Sue ci parla attraverso il suo diario, da cui scopriamo due cose essenziali fin dalle prime pagine: sogna di diventare una scrittrice, e non è molto dotata in quest'ambito.
I suoi lapsus ortografici sono spassosissimi, e ho trovato adorabile la scelta di Sara Crowe di inserirli in corsivo nella prosa perché l'hanno resa autentica.
Nulla lascia pensare che quello di Sue non possa essere il vero diario di un'adolescente sognatrice e un po' sprovveduta, che regala risate nei momenti più inaspettati.
Ricorderò per sempre il suo usare la persola "irsuto" credendo che significhi "nonostante", e il suo inserirlo in quella che vorrebbe essere una dichiarazione d'amore piena di passione.
Unica XD
A fare da sfondo, ma in un certo senso anche da coprotagonista alla vicenda, troviamo Green Place, il palazzo in cui abita zia Coral e in cui giungono nel corso della storia nuovi inquilini sempre più singolari.
E' la dimora di famiglia, ormai in rovina, ma per Sue viene a rappresentare due cose: da un lato il suo legame con il passato, in un momento in cui cerca risposte sulla madre appena morta e quella casa sembra custodirne parecchie, dall'altro un rifugio dal presente, perché una volta arrivata a Green Place è come se la sua vita "vera" si mettesse in pausa.
Via il padre, via l'odiosa fidanzata, via tutto.
Solo la simpaticissima, e fuori dal mondo, zia Coral, che oltre a svolgere un ruolo cruciale come sostegno di Sue è anche la seconda voce narrante del romanzo, attraverso stralci dai suoi zibaldoni che vanno dall'infanzia all'anno della nascita di Sue.
Da questi scopriamo elementi singolari della sua infanzia, sui suoi primi amore, sul suo legame con la sorella minore Cameo (che ha un ruolo importantissimo nella storia, che non voglio svelarvi), sulla sua vita durante la guerra ed il dopoguerra.
Mi è piaciuta la narrazione alternata, tra presente e passato, e mi è piaciuto il meccanismo per cui veniamo a conoscere zia Coral attraverso gli occhi di Sue e ciò che Coral stessa ha scelto di conservare del suo passato.
Uno dei punti di forza del libro sono i dialoghi: veloci, ritmati, realistici.
Sicuramente la carriera nel cinema e nel teatro di Sara Crowe ha aiutato, in questo senso, perché alcune scene del romanzo ben si presterebbero ad essere messe in scena.
Apprezzo i dialoghi quando sono così, quando danno la sensazione di essere autentici, perché mi permettono di immergermi a fondo nella storia.
Come avevo già accennato nel post di presentazione, questo romanzo mi è sembrato da subito un incrocio tra "Colazione da Darcy" di Ali McNamara e "Zia Mame" di Patrick Dennis, ma ora che l'ho letto aggiungerei anche che in zia Coral c'è anche un bel pizzico di Becky Bloomwood da "I love shopping" di Sophie Kinsella.
Non volendo rovinare la lettura a nessuno, ho scelto di riportare tre citazioni che zia Coral ha raccolto nel suo zibaldone di pensieri nel corso degli anni, perché sono frasi che trovo belle e che sono significative per quel particolare periodo della vita del personaggio:

pag. 183: "Non lasciare che una nuvola cancelli il cielo intero." (Anais Nin)

pag. 216: "So che è un segreto, perché lo sento sussurrare dappertutto." (William Congreve)

pag. 348: "Ogni amico costituisce un mondo dentro di noi, un mondo mai nato fino al suo arrivo, ed è solo tramite questo incontro che nasce un nuovo mondo. (Anais Nin)

Ultima cosa, ma non meno importante, vi segnalo un'iniziativa che vi permettete di partecipare all'estrazione di una copia del romanzo: fino al 15 maggio, cercate sulla pagina Facebook di Harlequin Mondadori questo post:

Sotto potete lasciare un commento riportando un pensiero speciale, un giorno che non dimenticherete mai o pubblicare lo scatto di un oggetto che tenete custodito nel vostro diario.
Una di voi vincerà una copia del libro, e visto che un commento non costa nulla che aspettate? ;)

Ringrazio tantissimo Harlequin Mondadori per avermi permesso di far parte del blogtour del romanzo, e di avermi fatto scoprire un romanzo divertente e sicuramente anticonvenzionale, a cui vi invito a dare una possibilità :)

Un bacio a tutte, e a presto!

6 commenti :

  1. No vabbè, io 'sto libro devo proprio leggerlo. Sai sempre mixare i giusti elementi senza rivelare troppo! Ti adoro!

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    1. Potrebbe piacerti, perchè è divertente e buffo, e la protagonista è una svampitella XD
      Devi ASSOLUTAMENTE partecipare per vincere la copia!

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    2. Non riesco più a trovare il post!

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  2. Deve essere proprio un libro divertente! Quell'irsuto... ahahahah
    Un bacione <3

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    1. Ci sono altre scene così, ma anche sul suo diario. Ci sono volte in cui é tenerissima, perchè sembra una bambina che prova a usare i paroloni per darsi un tono XD Mi ha ricordato quando succedeva con il mio fratellino, e le risate che ci siamo fatti XD

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  3. Non potevi presentare meglio questa tappa del blogtour Ely! Bravissima :)
    Le foto come sempre sono originali, e anche i contenuti sono curati nel dettaglio. Concordo con te riguardo questa lettura, spassosa e divertente. Zia Coral è un mito, l'ho veramente adorata.... e Sue mi è stata simpatica sin dall'inizio! Inoltre mi è piaciuto come hanno impostato la storia, sotto forma di diario/zibaldone! Un'idea creativa e in grado di catturare il lettore!

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