martedì 29 settembre 2015

"Sulla cima dell'Everest" di Jon E. Lewis

Buongiorno tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Sulla cima dell'Everest" di Jon E. Lewis, edito da Newton Compton (rilegato a 12€):
Una selezione delle migliori storie vere che riguardano l’Everest, dai primi tentativi di scalarlo, alla scomparsa di Mallory mentre per la terza volta tentava l’ascesa alla vetta, al trionfo di Hillary e Tenzing, fino al disastro degli ultimi anni.
Racconti al cardiopalmo, che parlano di trionfo e di tragedia, dalla voce di chi meglio di ogni altro conosce la montagna più alta del mondo e la sua “Death Zone”: gli scalatori che hanno provato a sfidarla. Ma questa raccolta è molto più di una serie di testimonianze di prima mano: è una vera e propria storia della conquista dell’Everest, un ritratto evocativo della bellezza crudele di Chomolungma, “la madre dell’universo”.

Ringrazio Newton Compton per la copia digitale del romanzo, che mi ha accompagnata a Torino sabato mattina e regalato un viaggio interessantissimo.
L'ho finito ieri mattina, e volevo parlarvene subito perché questa raccolta di racconti "veri" su una delle vette più ostiche del pianeta mi ha completamente catturata.
A tratti sembrava di leggere un romanzo, invece di una testimonianza reale, e questo secondo me è un grandissimo punto a favore perché rende un libro dalle dimensioni non indifferenti (480 pagg) davvero molto godibile.

Jo E. Lewis ha raccolto qui una quarantina circa di testimonianze e racconti che ripercorrono la storia dei tentativi di conquista della vetta dell'Everest, in un arco di tempo che va dal 1913 al 2014: tra le prime delusioni (come quella di John Noel, giovane fotografo inglese che nel 1913 riuscì ad avvicinarsi alla montagna ma fu bloccato quando gli mancavano solo 65km per ragioni politiche) e le grandi tragedie (come quella del 10 Maggio 1996 che vide la morte di otto alpinisti a causa di una feroce tempesta che infuriò proprio mentre sulla montagna erano presenti dieci spedizioni intente nella scalata), senza tralasciare però i momenti felici.
Chi è riuscito a conquistare la vetta dopo diversi tentativi, e chi ci è riuscito al primo colpo, ed ha poi raccontato la sua esperienza con entusiasmo e un pizzico d'incredulità.
La mia copia digitale, in treno insieme a me <3
Essendo una raccolta di singole testimonianze e racconti, e comprendendo una molteplicità di autori molti dei quali non nascono scrittori ma alpinisti, in questo libro troverete brani scritti meglio e altri leggermente meno validi da un punto di vista strettamente letterario, ma in comune hanno l'emozione e l'intensità che accomuna tutti le testimonianze di vita vera.
Apprezzo davvero che siano stati raccolti tutti insieme, e che siano stati sì curati ma non stravolti, rendendo troppo omogenei, perché avrebbero perso autenticità.
Troverete chi, ad esempio i fotografi, si sofferma in descrizioni quasi cinematografiche dell'ambiente circostante, soffermandosi sulla luce  sui suoi effetti sulla neve e sulla roccia, e troverete invece chi scende nel dettaglio da un punto di vista strettamente tecnico, ed è sicuramente l'occasione per imparare qualcosa di nuovo e, a volte, curioso.

Inserisco qui una nota femminile e patriottica, segnalando che la prima donna italiana a raggiungere la vetta è stata Manuela Di Centa, nel 2003.
E mi è spiaciuto non trovare un resoconto della prima ascensione femminile del Maggio 1975, quando la giapponese Junko Tabei è diventata la prima donna ad essere riuscita nell'impresa, quindi ve lo dico io. Un po' di sano femminismo non guasta mai.

Lo consiglierei sicuramente a chi andrà a vedere il film "Everest", perché se il film punterà tutto sulle emozioni e la spettacolarità resa possibile dagli effetti speciale, credo sia fondamentale conoscere la storia così come l'ha raccontata chi l'ha vissuta.
Ma anche a chi, come me, senza essere uno scalatore professionista ha comunque sempre amato la montagna, le escursioni e l'arrampicata.
Non dico che lo consiglio agli appassionati perché loro lo hanno già comprato, ne sono sicura (ma se ancora vi manca, cosa state aspettando?).

Spero vi piaccia ogni tanto trovare qualcosa di diverso qui sul blog, e vi ringrazio tantissimo del supporto che date ogni giorno a questo spazio in cui vi parlo di libri, di cucina e di cosmesi, ma soprattutto vi parlo di me e di quello che mi piace.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

2 commenti :

  1. Soffro di vertigini (lo sai) e boccheggio già al primo piano. Per me potrebbe rivelarsi una lettura paurosissima, dunque perché no! Un abbraccio

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  2. Un altro da aggiungere alla lista ^.^
    (non vedo l'ora di vedere "Everest"! Con i libri che ho letto a riguardo, sono impaziente xD)

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