lunedì 29 febbraio 2016

Le "librerie del destino"... Secondo me!

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
In occasione dell'uscita il 3 Marzo di "La piccola libreria del destino" di Sophie Nicholls, edito da Tre60, torno a proporvi di giocare con il libro e con i libri.
Ma prima scopriamo insieme la trama del romanzo:
La libreria di Ella, a York, in Inghilterra, è piccola, ma accogliente. Un luogo in cui rifugiarsi e cercare riparo dalle tempeste della vita. Almeno finché Ella non comincia a fare strani, oscuri sogni e non scopre che sono identici a quelli della madre, trasferitasi in California, dove ha aperto una boutique di abiti vintage. Separate da un oceano eppure unite da qualcosa d’invisibile e potentissimo, madre e figlia provano a dare un senso a quelle immagini che le tormentano e si convincono che esso si trovi nel passato: sia in quello che le circonda, fatto di pagine e di stoffe, sia nelle loro comuni, dolorose esperienze. Così si affidano al Libro dei sogni di Miss Mary, un antico, prezioso diario, e alla saggezza della nonna di Ella, che arriva da molto lontano per aiutare la figlia e la nipote. Perché la strada del destino è spesso tortuosa, ma, quando incrocia quella della verità, rende la vita una pagina bianca su cui scrivere il proprio futuro.

Oggi parliamo infatti di quelle librerie che hanno affollato le mie fantasie di lettrice, attraverso romanzi che le hanno poste al centro di storie interessanti ed emozionanti.
Ho girato il mondo scaffale dopo scaffale, soffiato via la polvere da decine di volumi, accarezzato centinaia di pagine: sono cinque titoli che mi sento di consigliare con il cuore di lettrice in mano, e che spero conquistino anche voi.
Questi libri sono usciti nel corso degli anni e per varie case editrici, ma ciò che li accomuna è il loro aver reso le librerie luoghi incantevoli e pieni di calore, o intriganti e piene di mistero.
E partiamo proprio da una libreria misteriosa:
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l’hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all’inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a capofitto nell’analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora...
Fra secolari codici misteriosi, società segrete, pergamene antiche e motori di ricerca, con intelligenza, ritmo e umorismo, Robin Sloan ha cesellato un romanzo d’amore e d’avventura sui libri per i lettori del ventunesimo secolo.


Di questo trovate la mia recensione qui <3
Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di «abbassare i prezzi». Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all’infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: «Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata». Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l’esistenza. Perché Maya è animata da un’insaziabile curiosità e da un’attrazione istintiva per i libri – per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell’affascinante mosaico di parole che riempie le pagine – e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore…

Un misantropo appassionato di Stendhal, nascosto in un villaggio della Savoia, viene misteriosamente rapito e abbandonato in una foresta. Una bella signora bionda, esperta guidatrice, perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada. Intanto in Bretagna un uomo che ogni giorno faceva la sua passeggiata in riva al mare incontra due sconosciuti che lo terrorizzano. Ma il lettore capisce presto che questo non è un classico romanzo poliziesco. Gli aggressori non sono né agenti segreti né trafficanti. Non aggrediscono dei duri ma delle persone miti. Ce l'hanno in particolare con un libraio ribelle, con una malinconica ereditiera e con la libreria che i due hanno creato senza mai pensare che potesse suscitare tanto odio. Chi, tra gli appassionati della letteratura, non ha mai sognato di aprire una libreria ideale dove si vendessero solo i libri più amati? Lanciandosi nell'avventura, Francesca e Ivan, i due librai, sapevano che non sarebbe stato facile. Come scegliere i libri? Come far quadrare i conti? Ma ciò che non avevano previsto era il successo. Un successo che però scatena una sorprendente sfilza di invidie e aggressioni.

Dei libri come oggetti, come cose; delle librerie come vestigia archeologiche; delle vite e delle opere dei librai, stabili o ambulanti; della lettura come ossessione e come follia, ma anche come pulsione inconscia o come impresa commerciale; del mondo come libreria e della libreria come mondo; delle librerie universali e delle mie librerie private: di tutto ciò parlerà questo libro, che non molto tempo fa se ne stava in una libreria, in una biblioteca o su uno scaffale di un amico e che ora, lettore, anche se forse soltanto temporaneamente, è entrato a far parte della tua personale biblioteca.

Jean Perdu ha cinquant'anni e una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna, la "Farmacia letteraria": per lui, infatti, ogni libro è una medicina dell'anima. Da ventun anni vive nel ricordo dell'amata Manon, arrivata a Parigi dalla Provenza e sparita all'improvviso lasciandogli soltanto una lettera, che Jean non ha mai avuto il coraggio di aprire. Ora vive solo in un palazzo abitato dai personaggi più vari: la pianista solitaria che improvvisa concerti al balcone per tutto il vicinato, il giovanissimo scrittore in crisi creativa, la bella signora malinconica tradita e abbandonata dal marito fedifrago. Per ciascuno Jean Perdu trova la cura in un libro: per tutti, salvo se stesso. Finché decide di mettersi in viaggio per cercare la donna della sua vita. Verso la Provenza e una nuova felicità.

Ho voluto scrivere questo post per due motivi: il primo è che ADORO i libri che parlano di libri. Libri, ma anche librerie, biblioteche, librai e persino scrittori.
Nel corso degli anni ne ho letti molti, e di vario genere, e includerli tutti sarebbe stato davvero impossibile. 
"La piccola libreria del destino" di Sophie Nicholls è la mia lettura di questa settimana, e sono pronta a parlarvene prestissimo.
Intanto ditemi: quali sono le "vostre" librerie del destino, e dei desideri?
Vale anche quella di "La bella e la bestia" (che per me è il massimo ancora adesso) ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"La ricetta segreta per un sogno" di Valentina Cebeni

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La ricetta segreta per un sogno" di Valentina Cebeni, edito da Garzanti (rilegato a 16,90€):
Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia. Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi. Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un'isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all'anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l'isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Se su un versante la vita scorre abitudinaria, sull'altro solo cortei di donne vestite di nero solcano stradine polverose che portano al mare. Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l'eco di amori proibiti e amicizie perdute. Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere. Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare sé stessa.

Ho amato profondamente romanzi come "Verrà il vento e ti parlerà di me" di Francesca Barra e "La custode del miele e delle api" di Cristina Caboni, e quando ho visto "La ricetta segreta per un sogno di Valentina Cebeni ne ero sicura: era il libro giusto per me.

Un romanzo profondamente italiano sulla famiglia, l'amore, le tradizioni e il cibo, pronto a conquistare i lettori con i suoi sapori e i suoi profumi.
A cominciare dalla conturbante fragranza di anice dei pani glassati di Elettra, sfornati giusto in tempo prima di partire per l'isola del Titano, dove la donna spera di trovare le risposte che cerca sulla madre Edda, sul padre mai conosciuto, e in fondo anche su se stessa.

Quella di Elettra è la storia di una donna che si è persa senza nemmeno accorgersene, e che in un luogo che sembra fuori dal tempo e dallo spazio per la prima volta dopo tanto tempo sente di essere in grado di riprendere in mano le redini della sua esistenza.
Nell'atmosfera molto singolare di quello che una volta era un convento e ora ospita solo tre donne, Elettra scopre spezie dimenticate e ritrova il piacere della cucina.
Nella panetteria di famiglia in crisi preparare le ricette materne (senza le dosi! Un colpo al cuore quando l'ho letto XD) era fonte di stress e di frustrazione, ma qui ... Qui tutto è diverso.
Ogni profumo, ogni gesto e ogni sensazione assumono un significato nuovo.

Dopo il senso di smarrimento e di scoramento arrivano una nuova consapevolezza di sè e una nuova speranza nel futuro, e soprattutto arriva Adrian.
La tessera mancante nel puzzle della vita di Elettra, che le allarga il cuore per poi riempirlo d'amore, e a chi non serve un uomo così?
Quella di Elettra è una vera e propria favola contemporanea, in cui la nostra eroina affronta un percorso irto di ostacoli mentre il lettore si chiede con il fiato sospeso se ci sarà un lieto fine, per lei e per tutti i personaggi che Valentina Cebeni riesce a fargli amare facilmente: Dominique, Nicole, Esther, Adrian.
Da parte mia ho un debole per Lea, perchè penso che in lei Elettra trovi uno specchio in cui riflettersi e scoprirsi: le due donne condividono ben più di quanto credano in un primo momento, e la loro amicizia e il profondo affetto che piano a piano le unirà sempre più (a voi scopire fino a che punto) è uno dei pilastri del romanzo.

La rivelazione su quanto accaduto alla madre di Elettra, Edda, lì sull'isola arriva più o meno a metà romanzo, e mi ha lasciato un senso di profonda amarezza, oltre che di grande dispiacere. Quella di Edda è la storia di un amore non corrisposto, quell'amore che se non riesci a buttarti alle spalle ti logora fino allo sfinimento.
Da un lato era qualcosa che sapevamo fin dall'inizio del romanzo, ma dall'altro scoprire la sua storia ha dato una nuova "tridimensionalità" a un personaggio che altrimenti sarebbe rimasto piatto e sullo sfondo.
Insieme a Lea, Edda è un personaggio che nel bene e nel male mi è piaciuto davvero molto.
Grazie a Garzanti per la copia cartacea del romanzo <3
Che dire della prosa di Valentina Cebeni, se non è che è semplicemente ineccepibile?
Descrizioni curate, ambientazioni incantevoli, dialoghi ben costruiti: un romanzo curato e praticamente perfetto, che vi farà venire voglia di fare le valigie conquistati dagli splendidi scorci naturali dell'isola del Titano o di infornare una torta perchè incuriositi dalle ricette che costellano i capitoli del volume.
Adoro quando un romanzo mi lascia qualcosa in più oltre ad una bella storia, e sono prontissima a provarle tutte!

Come dicevo in apertura, è sicuramente un romanzo perfetto per chi avesse amato i lavori di Francesca Barra e Cristina Caboni, ma soprattutto per chi amasse le storie al femminile di crescita e scoperta di sè.
Salpare con Elettra verso l'isola del Titano e svelare insieme a lei i segreti del misterioso convento, cercando risposte a domande che mai ne avevano ricevuta una o che nemmeno aveva avuto la possibilità di fare, è stato uno splendido modo per viaggiare con la fantasia, trascinata dalle emozioni di una protagonista che, ne sono sicura, vi resterà nel cuore.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Al centro dell'universo" di Morgan Matson

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Al centro dell'universo" di Morgan Matson, edito da Newton Compton (rilegato a 12€):
Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l'estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio "tornado sociale", è la migliore amica che si possa avere e l'ha tirata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un'estate epica, Sloane... scompare. Lascia solo un elenco di cose da fare: tredici bizzarri punti, come per esempio: Raccogliere mele durante la notte. Va bene, abbastanza facile. Ballare fino all'alba. Perché no? Baciare un estraneo. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa potrà succedere, con tutta un'estate davanti e l'inaspettato aiuto dell'affascinante Frank Porter...

Ho letto questo libro in due sere, e se da un lato vi ho ritrovato tantissimo di già letto (ricorda TANTISSIMO "Città di carta" di John Green, e chi lo avesse letto di sicuro lo avrà notato) dall'altro è stata una lettura gradevole e distensiva.
Un romanzo molto giovane, decisamente non originale ma che mi ha riportata a quella che è stata anche la mia amicizia del cuore quando avevo qualche anno in meno di Emily e Sloane.
Stessa complicità, più o meno anche stessi ruoli (lei era decisamente più esuberante e appariscente di me), e stesso affetto.

Decisamente carina l'idea delle misteriose "cose da fare", e anche se non è nuova io mi sono divertita comunque a fare ipotesi sul significato di ogni singola voce.
Ero molto curiosa di vedere cosa sarebbe successo una volta arrivati alla fine, anche se avevo più o meno capito quale fosse il grande segreto di Sloane fin dalla scena dell'arrivo dei giardinieri all'ex-casa della ragazza a inizio volume. Sono stata molto contenta, e sottolineo molto, che stavolta ci sia stata risparmiata una malattia terminale, perchè da quando è uscito "Colpa delle stelle" è diventato un clichè irrinunciabile sviluppato sempre nello stesso modo. Grazie, Morgan Matson.
Non volendo fare nessun tipo di spoiler sulle voci della lista (vi rovinerei la lettura), vi lascio alcune considerazioni sul libro e un piccolo bonus "interattivo".

Emily compie un percorso di crescita molto interessante all'interno del romanzo, perchè impara a  vivere la propria vita da protagonista e non da personaggio-spalla.
La lista di Sloane include le sue paure, ciò che vorrebbe fare ma che non riesce ad affrontare perchè si vergogna o perchè teme di non riuscire, ciò che la intimidisce: ogni voce spuntata è un pezzetto di sè che Emily scopre, e possiamo sicuramente dire che, arrivati all'ultimo capitolo, Emily non ha scoperto solo la verità su Sloane ma ha soprattutto scoperto se stessa.

Il personaggio di Frank all'inizio mi indisponeva un po', perchè da un lato era la gentilezza e la simpatia fatta eprsona ma dall'altra non sembrava andare mai oltre la cortesia di facciata.
Si è riscattato nell'ultimo capitolo, però, anche se un grandissimo pregio lo aveva fin dall'inizio: un ottimo gusto in fatto di musica.
Grazie alla persona speciale che mi ha sorpresa con la
copia cartacea del romanzo. Le cuffie, nel caso vi piacessero,
sono di SkinnyDip London.
Quello che è un grandissimo punto di forza del romanzo, infatti, è la sua colonna sonora: Morgan Matson ha creato sette splendide playlist (le linguette viola che vedete), che rappresentano appieno le due identità di Emily e Frank e il loro completarsi a vicenda.
Quella che ho deciso di creare per voi su YouTube è la terza del libro, il Mix #7 di Frank, e potete ascoltarla tutta qui.
Frank ha gusti musicali molto simili ai miei e decisamente simili a quelli di Fratello, che ha prontamente creato le playlist del ragazzo per me.

La prosa di Morgan Matson è quella adatta a un romanzo per lettori dai tredici ai sedici/diciassette anni: scorrevole, caratterizzata da un lessico semplice e dialoghi brevi.
A tratti ho trovato leggermente dispersive alcune descrizioni, e dal punto di vista della struttura avrei gradito capitoli più brevi, ma quest'ultima cosa dipende esclusivamente dalle mie abitudini di lettura: leggo mentre mi sposto, e i capitoli brevi mi permettono di arrivare sempre alla fine prima di dovermi interrompere.
Se non avete problemi con capitoli di 40 pagine, questa critica non ha assolutamente valore.

Lo consiglio a chi non avesse letto "Città di carta" di John Green, ma anche a chi lo avesse amato al punto da voler leggere qualcosa di molto, molto simile; a chi ama le storie di primi amori adolescenziali e amicizie del cuore; a chi ha una lista di cose da fare nel cassetto.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

venerdì 26 febbraio 2016

"Nichi arriva con il buio" di Sara Zelda Mazzini

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Nichi arriva con il buio" di Sara Zelda Mazzini, autopubblicato (ebook a 2,99€ su Amazon):
A dieci anni dalla morte del suo ex fidanzato una donna ne racconta la storia alla sorella adolescente di lui, che non ha avuto il tempo di conoscerlo davvero. Greta ha quattordici anni quando conosce Nicola in occasione di una vacanza al mare, i due si incontrano ogni estate nella medesima località di villeggiatura portandosi appresso nuovi bagagli di vita reale: Greta ha i genitori separati e presto arriva anche una sorellina, la stessa cosa accade in seguito a Nicola; due esistenze speculari a trecento chilometri di distanza unite da un filo fragilissimo di fiducia e speranza. La storia di Greta e Nicola è contrastata di volta in volta da personaggi gelosi, orgogliosi, insicuri e disperati, ma soprattutto da loro stessi. Tra concorsi di bellezza e quiz televisivi la vicenda è l’occasione per ricostruire un decennio di storia italiana dal punto di vista di una generazione, a favore di chi quella generazione non l’ha mai vissuta.

COINVOLGENTE. STRUGGENTE. MERAVIGLIOSO.
Non saprei come altro descrivere questo romanzo, che mi ha emozionata profondamente e del quale volevo assolutamente parlarvi.
La storia di Greta e Nicola è dolceamara, dal finale noto fin dalle prime pagine (e dalla trama), eppure densa di speranza. Famiglia, amicizia, amore, gelosia, dolore: Sara Zelda Mazzini parla di tutto questo, e lo fa splendidamente.

Greta è una ragazzina come tante, che si affaccia sull'adolescenza con titubanza negli della musica pop e rigorosamente in musicassetta e delle amicizie nate in vacanza coltivate poi nel resto dell'anno a suon di lettere, cartoline e chiamate interurbane (costosissime, allora, e spesso con sottofondo di genitori che imponevano di darci un taglio). 
Quella tra Greta e Nicola (Nichi) è un'amicizia nata in campeggio che sfocia nel primo amore e nei primi batticuori.
Sarà Nichi a dare a Greta il suo primo bacio, a farle venire le farfalle nello stomaco e a farle credere che forse nonostante le centinaia di km che li separano il loro rapporto resisterà.
Anche il mio primo bacio è arrivato in vacanza, e la fase "lettere e telefonate" l'ho vissuta in prima persona anche se nel mio caso aggiungo gli sms alla lista.
Mi sono ritrovata nel senso di profonda separazione che trasmette lo svolgersi delle vite dei due ragazzi, uniti solo dal filo sottilissimo di una comunicazione che ovviamente non può comprendere tutto e che lascia sempre fuori le piccole cose.

Il titolo "Nichi arriva con il buio" è semplicemente perfetto, perchè in una frase descrive quello che è il vero centro del romanzo: Nicola.
Un ragazzo affascinante per i suoi modi ed atteggiamenti, ma che fin da subito mostra al lettore di racchiudere tanta oscurità nel cuore: un'oscurità che aumenta, lenta ed inesorabile, fino a quando non invade il suo corpo intero e lo sommerge.
Nichi mi ha conquistata subito, perchè ha un'anima spezzata e un dolore profondo nello spirito: se leggendo il romanzo non vi verrà voglia almeno una volta di abbracciarlo, dicendogli che andrà tutto bene, siete delle brutte persone.
Un personaggio che è in caduta libera, a cui nessuno sembra essere in grado di lanciare un paracadute, fino al punto in cui diventa chiaro che, nel caso, Nichi non lo prenderebbe comunque.
Nichi è il buio, lo sconforto, la frustrazione e il dolore.
E Greta, a modo suo, è lo specchio perfetto di tutto questo perchè nonostante nella sua vita non manchino gli amici o l'affetto, resta una persona profondamente sola.
Nichi e Greta sono questo: buio e solitudine.
Leggere questo libro e non trovarsi nel cuore un po' della loro oscurità e solitudine è impossile.
Guest star: il variopinto copriletto di Madre, unica superficie che
facesse risaltare a dovere la SPLENDIDA copertina del libro <3
Sarebbe stato possibile salvare Nichi?
Io me lo sono chiesto per quasi tutto il romanzo, e la conclusione a cui sono giunta è che il compito di salvarci non spetta a nessun altro se non a noi stessi.
L'unico che avrebbe potuto fare un'inversione a U e e scegliere di smettere di farsi del male era Nichi,  e credo che sia anche questo il motivo per cui Greta dieci anni dopo decide di raccontare la sua storia alla sorella minore del ragazzo.
Per dirle che la persona che ha perso non è solo quella piena di rancore e dolore della fine, ma anche quella che non ha avuto modo di conoscere, quella che popola i ricordi di Greta, nel bene e nel male.
E che ora popola anche il mio cuore.
Dire che lo consiglio è riduttivo: ve lo CONSIGLIO, in maiuscolo grassetto sottolineato.

Un romanzo che ho amato al punto da acquistare al volo "I dissidenti", altro lavoro dell'autrice.
L'ho amato al punto da esigere che almeno uno di voi lo legga, e quindi per uno di voi ci sarà un buono Amazon da 2,99€ per acquistare il romanzo.
Come sempre, è sufficiente essere iscritti al blog (GCF, Bloglovin, NetworkedBlogs: scegliete voi) e commentare il post dicendomi il titolo di un libro o un film che vi hanno emozionati nel profondo.
Avete tempo fino a Lunedì 29/2 alle 23:59.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

Unboxing: "Degustabox" di Febbraio

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi voglio mostrarvi la mia Degustabox di Febbraio, che è arrivata carica di prodotti da infilare subito in dispensa.
"Degustabox" è un servizio in abbonamento, che vi permette di ricevere ogni mese una scatola a sorpresa contenente da 9 a 14 prodotti, già presenti sul mercato o in anteprima.
Possono esserci dei piccoli extra, e in generale il valore di ciò che riceverete supererà sempre i 16,99€ del costo della scatola (inclusa la consegna con corriere).
Io ho acquistato questa box con un forte sconto, ma ora vediamo cosa contiene!
La prima cosa che ho notato sono state le gallette di mais, eprchè c'è stato un periodo in cui le mangiavo spesso e mi piacevano molto. Queste sono di Oryza, senza glutine e senza lievito:
Insieme a loro i crostini Monviso con ketchup e basilico, e nel caso foste perplessi, Fratello li ha già provati. Buonissimi.

A rendere la scatola bella pesante hanno contribuito le sei bottiglie di Crodino Twist, agli agrumi e ai frutti rossi:
Non avevo ancora provato quello ai frutti rossi, e mi è piaciuto!
Io bevo molto, molto, molto poco e il fatto che questi siano analcolici li rende perfetti per me.

Ora qualcosa di più tradizionale e conosciuto, ovvero una delle vellutate in cartone Knorr e il ragù classico Barilla:
Madre fa un buonissimo ragù, ma questo può sempre tornare utile per una pasta al forno improvvisata o per un'emergenza tagliatelle.
La vellutata verrà invece propinata a Padre, perchè io ODIO la zucca.

Ora apro una parentesi dolce, ovvero "ciò che Fratello spazzolerà prima ancora che io riesca ad avvicinarmi":
La crema di biscotti e cannella belga, a sinistra, sembra davvero golosa, mentre temo che la crema di marshmallow alla vaniglia sia troppo dolce per i miei gusti. Ma Fratello è di bocca buona, e di sicuro non resterà abbandonata in dispensa.

 Questi li ho trovati interessanti perchè molto diversi da ciò che consumo di solito:
A sinistra un caffè freddo alla sambuca, da bere direttamente dal contenitore con cannuccia incorporata. Mai bevuto un caffè corretto, quindi proverò!
A destra invece il ginseng, che qui in zona fanno in tutti bar ma che, di nuovo, non ho mai provato.
Per fortuna sono monouso, così se dovessi trovarli orribili poco male.

Il gadget stavolta è un adorabile pulcino giallo pieno di gel profumato al limone, da mettere in frigorifero per assorbire gli odori:
Decisamente pratico, ed è stato sistemato immediatamente appena aperto.
Chissà se funzionerà.

Il valore totale della box è di 23,97€ escluso il ginseng che è un extra.
Nel complesso so che consumeremo tutto, quindi ora deciderò se prendere anche la box di Marzo oppure no. Nel caso voleste provare a ricevere una Degustabox a un prezzo più contenuto, potete farlo cliccando qui. Ordinando ora riceverete la box che vi ho mostrato, altrimenti aspettate l'inizio di Marzo per ricevere la prossima a sopresa.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

February Faves/ I preferiti di Febbraio (beauty edition)

Buongiorno a tutte, fanciulle!
Tempo di preferiti, e questo mese sono (quasi) tutte novità.
Cominciamo dallo skincare, perchè Clarins ha riformulato la linea Multi-Active (di cui già avevo avuto modo di parlare in passato), e io ADORO la nuova crema da giorno:
Si assorbe in fretta, lasciando la pelle morbida e idratata a lungo: l'ho constatato osservando come da un lato sia calata la lucidità della mia zona T e dall'altro siano spariti quei piccoli punti in cui la pelle tendeva a seccarsi.
La pelle ha un ottimo aspetto, al punto che ho finito il fondotinta e non l'ho ancora ricomprato.
Della palette "030 Night Out" di NYC New York Color ho caricato gli swatches e le mie impressioni qui, ma intanto qui vedete tutti i colori. Ho usato davvero tanto i viola,ma anche i verdi oliva. Non insieme XD
Mi viene difficile scegliere uno smalto preferito, visto che lo cambio spesso ed è davvero difficile trovarne uno che non mi piaccia assolutamente.
Però questo mese è stato a tutto viola, e quindi devo dire "Iris" di TNS Cosmetics.
Qui il NOTD con altre foto.
Nella mia routine è entrato anche questo primer "CoverAll" di Wet n Wild, e una volta superata la mia resistenza iniziale (mi faceva senso che foss quasi cremoso, temevo fosse troppo grasso) ho passato un mese confortevolissimo in sua compagnia. Il trucco regge, ed è importantissimo adesso che non metto il fondotinta, perchè un velo di blush e la cipria trasparente hanno comunque bisogno di ancorarsi a qualcosa.
Questo tiene tutto dove deve stare, senza rendermi lucida o farmi riempire di odiosi brufoletti.
Il rossetto liquido "I'm Not Into Roses" di Essence fa parte della collezione anti-San Valentino uscita proprio a inizio mese, e mi è piaciuto proprio tanto. Un bel rosso pieno, e lo so che magari è un colore considerato "da sera", ma a me piace anche di giorno.
Trovate altre foto (e il resto della collezione) qui.
Continua la mia lotta all'accumulo di campioncini e minitaglie, e quindi ho iniziato ad usare lo struccante "Take the Day Off" di Clinique. Mi è piaciuto, e ora che l'ho quasi finito valuterò se acquistarlo in taglia piena o dare una chance al balsamo struccante in vasetto della stessa linea.
Infine, non potevo non menzionare il mio bagnodoccia Le Petit Marseillais al latte di vaniglia. Non potevo perchè questo profumo delicato, dolce ma non troppo, decisamente goloso ha conquistato tutti. Lo uso io, lo usano i miei, piace persino a Fratello. Non compro quasi mai i bagnodoccia di questo marchio, ma poi quando lo faccio mi trovo benissimo quindi dovrei davvero acquistarli più spesso. Appena li metteranno in promozione all'Esselunga farò scorta.

Questi i beauty-preferiti di Febbraio, e vi rimando a quelli random perchè c'è un piccolo regalo per una di voi.
Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

giovedì 25 febbraio 2016

February Faves/ I preferiti di Febbraio (random edition)

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
E' il momento dei preferiti random di Febbraio, ovvero il post in cui finisce di tutto e di più.
Stavolta apro con lo snack:
Questa confezione multi-gusto "Mood" di TicTac è durata tre settimane, e oltre alla bontà fruttata delle caramelle c'era il bonus delle divertenti faccine impresse sui confetti.
Adoro le TicTac sin da quando ero bambina, e anche se non le compro quasi mai per non rovinarmi i denti continuano a essere tra le mie caramelle preferite.
Da Gennaio ho come proposito per il 2016 quello di comoare meno libri, e questo perchè avere la fortuna di ricevere quelli che mi interessano mi porta però a trascurare quelli che acquisto io. Preferisco dedicare quest'anno alla lettura di alcuni dei più di cento cartacei arretrati che ho. Faccio eccezione solo in un caso: se trovo qualcosa che fa parte della mia wishlist a un prezzo imbattibile.
"Dopo di lei" di Joyce Maynard e "La luce dopo il tramonto" di Carla Buckley rientrano in questa categoria: trovarli usati e come nuovi è stata una vera fortuna! Santo Libraccio.
I segnalibri del mese di HappyHelloArt, che ormai paiono essere una presenza fissa in questi post, sono sicuramente questi: l'adorabile coppia protagonista di "Fangirl" di Rainbow Rowell.
Sono riuscita a prenderli al terzo riassortimento, e li trovo davvero dolcissimi.
Questi segnalibri sono fantastici perchè, essendo magnetici, non si sfilano MAI dalle pagine: se leggete o studiate in giro, sbatacchiando i libri in ogni dove, sono un'ottima soluzione.

Non ci sono novità sul fronte serie TV: continuo a guardare "Shannara" e "Shadowhunters", anche se la prima è ripetitiva (ogni puntata ha sostanzialmente lo stesso schema, e la stupidità dei tre protagonisti è tale da rendere alquanto preoccupante che questi individui abbiano in mano le sorti di un regno intero) e la seconda... Insomma, nella seconda c'è Matthew Daddario.
Salva da solo l'intera baracca, perchè la storia ormai è andata per la sua strada: resta un mistero come sia possibile che, avendo a disposizione quella che resta una delle più belle serie YA in circolazione, nessuno riesca a trarne una trasposizione decente.

Febbraio è stato anche il mese degli incontri, perchè ho avuto l'incredibile opportunità di conoscere Chiara Gamberale, Tracy Chevalier e Silvia Montemurro.
Quest'ultima è l'autrice di "Cercami nel vento", che trovate recensito qui e che è non solo uno dei libri più belli letti quest'anno ma è entrato nell'Olimpo accanto a "Sei il mio sole anche di notte" di Amy Harmon e "Ugly Love" di Colleen Hoover.
E' stata così gentile da autografare e dedicare una copia del suo romanzo a uno di voi:
Per provare ad accogliere questa copia nella vostra libreria è sufficiente essere iscritti al blog ("Unisciti a questo sito" per GFC, oppure Bloglovin o NetworkedBlogs. Quest'ultimo vi fa accedere con il vostro profilo FB, quindi potrebbe essere il più comodo) e commentare una volta dicendomi quali sono i vostri preferiti di Febbraio.
Avete tempo fino al 29 Febbraio alle 23:59.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

mercoledì 24 febbraio 2016

Perchè "la felicità è una pagina bianca"... Secondo voi!

Buongiorno a tutti!
Ieri vi ho proposto la recensione in anteprima di "La felicità è una pagina bianca" di Elisabeth Egan, in uscita oggi per Nord (rilegato a 16,60€), che trovate qui.
Alice Pearse ama i libri, in ogni forma e di ogni genere.
Ama leggerli, e soprattutto ama parlarne.
Ama parlarne dalla sua rubrica di consigli sulla rivista You, ama parlarne dal suo account Twitter, ama parlarne con le amiche davanti a un bicchiere di vino.
Come non ritrovarsi in lei, in quello che è il pensiero del vero lettore, "non importa come, dove e quando, basta che io possa leggere"?

Dopo aver ascoltato la voce di Alice Pearse, lettrice incallita e abilissima nel parlare delle proprie letture con il popolo del web, voglio proporvi quello che è il pensiero sul bookblogging di quelli che sono i "miei" bookblogger di riferimento.
Potreste ritrovare molto di voi stessi in questi pensieri, o vedere la chiacchiera letteraria online in una nuova luce, chi lo sa!

Annamaria, di "Sul Romanzo": "Ho iniziato a scrivere recensioni di libri quando il termine bookblogger non esisteva ancora, e continuo a farlo adesso. Perché? Perché naturalmente mi piace leggere, ma anche trasmettere qualcosa delle mie letture agli altri, prendendomi la libertà di parlare male di un libro che non mi è piaciuto o lodandone uno che mi ha colpito in modo particolare, ma sempre cercando di spiegare il perché di un giudizio a chi utilizza le recensioni per orientarsi nel mare di libri in circolazione."

Elisa, di "La Viaggiatrice Pigra": "Ho iniziato buttandomi, parlando di questa passione che ho da sempre, sperando di scoprire nuovi titoli e trovare nuovi amici con i quali parlare di libri. Per ora sono stata molto fortunata!"

Luigi, di "Everpop": "Essere bookblogger. Bookblogger per me è ormai diventato sinonimo di amicizia. Grazie alla mia passione per la lettura, per l'amore incondizionato che ho per i libri, ho potuto conoscere tante persone fantastiche, alcune delle quali sono ormai amici insostituibili. Se qualcuno pensa che parlare di libri sia una cosa banale, be' a quanto pare non ha mai letto abbastanza, né ha mai trovato le persone giuste con le quali chiacchierare."

Virginia, di "Le Recensioni della Libraia": "Non sono mai riuscita a parlare di libri con le altre persone, nonostante io sia una lettrice forte. Forse perchè non avevo ancora trovato amici che vivessero la lettura come me. Da quando ho aperto il blog, però, tutto è cambiato perchè ho incontrato persone magnifiche: lettori, blogger, scrittori, staff delle case editrici. Ora parlare di libri è facile, e ho più amici di prima."
Clarissa, di "Questione di Libri": "Per me essere una bookblogger è principalmente una necessità. Significa avere una voce e volerla usare per diffondere l'amore più puro che ci sia."

Federica, di "On Rainy Days": "Essere una bookblogger è qualcosa di più che scrivere recensioni. Per me è condividere un pezzettino di anima con altri lettori."

Isabella, di "Il bosco dei sogni fantastici": Ho imparato a leggere a cinque anni grazie a mamma che leggeva le storie la sera e alle cassette con le favole.
Il passo da 'ascoltatrice' a 'lettrice' è stato breve, si è aperto un mondo ed è qualcosa di meraviglioso: poter confrontarsi su trame, personaggi, posti ed autori è qualcosa di molto stimolante, poiché si scoprono pareri diversi, punti di vista differenti e talvolta ciò che non avresti mai letto può diventare interessante e persino appagante.
Non c'è libreria che passa inosservata, non c'è reparto libri di un supermercato che rimane inscalfito.. per assaporare profumi, sbirciare parole e accarezzare pagine. Un mondo straordinario, che emoziona e soddisfa, anche quando la storia letta non è piaciuta: fa parte comunque del nostro viaggio tra le parole.

Clarissa, di "Words of Books": "In una parola direi per complicità. Adoro poter condividere le mie impressioni con altre persone che hanno/non hanno apprezzato un libro che ho letto, e poi ogni volta ci metto passione e ne vedo molta, e questo mi fa sentire nel posto giusto!"
Deborah, di "Leggendo Romance": "Per me essere bookblogger significa poter esternare e condividere con altri lettori una delle mie passioni fissando le sensazioni che mi hanno trasmesso le letture per rileggerle in un secondo momento, e mi consente spesso di avere modo di parlare con autori di libri che amo e anche di carpire il “dietro le quinte” grazie ai contatti con le case editrici."

Rosalba, di "La Rapunzel dei Libri": "Essere una bookblogger significa mettersi in gioco, esprimere sensazioni, condividere opinioni, confrontarsi, e talvolta ricevere soddisfazioni. Sapere che il mio parere ha invitato qualcuno alla lettura suscita in me felicità e tranquillità. Scrivere sul mio blog mi fa stare bene."

Laura, di "Racconti dal passato": Trovo che parlare di libri online sia un ottimo modo per condividere la propria passione con altre persone, per scambiarsi pareri su cosa si è apprezzato e cosa no.
Oltre ad essere utile per diffondere il nostro amore per la lettura ci dà anche modo di confrontarci con gli altri, visto che non tutti la pensiamo allo stesso modo sullo stesso libro.
Parlare di libri fa sempre bene, aiuta anche chi non legge a iniziare a farlo fortuitamente, magari un bell'articolo su un blog, letto per caso perchè si è visto il link su facebook, può spingere qualcuno a iniziare a leggere.

Sara, di "Diario di un Sogno": "Mi è sempre piaciuto parlare di libri. Per me leggere è come sognare ad occhi aperti, infatti attraverso il mio blog spero di riuscire a trasmettere questo sogno. Per me, essere una bookblogger è questo: trasmettere voglia di sognare attraverso i libri."

Simona, di "Salotto dei libri": Cosa significa per me essere una bookblogger? Significa essere me stessa, mettere il cuore e l'anima nelle letture, vivere con i personaggi e diventare parte delle loro storie. Adoro condividere la mia passione con altri lettori, ampliare i miei orizzonti e avere confronti costruttivi con chi ha opinioni differenti dalle mie. Diventare una bookblogger è stata la scelta più giusta che abbia fatto in vita mia, quella che rifarei altre mille volte senza pensarci su
E voi, che mi dite?
Perchè è bello parlare, scrivere e leggere di libri online?
Sono curiosissima di leggere i vostri commenti!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

Clarins "Eclat Instantané" - Collezione Make-up Primavera 2016

Buongiorno a tutte, fanciulle!
Oggi vi mostro la collezione primaverile di Clarins, di nome "Eclat Instantané", già presente in alcuni corner e in distribuzione in questi giorni.
Parola d'ordine: RISPLENDERE!
Moltissimi i prodotti, quindi partiamo subito con la carrellata e con i prodotti per il viso:
Disponibile in quattro tonalità
Uniformare e correggere le irregolarità del colorito è ciò che ci si aspetta dalla propria BB; offrire alla pelle la chiave per ritrovare equilibrio e rivelarne lo splendore originario è, invece, assolutamente innovativo! Metà maquillage metà trattamento, BB Skin Detox Fluid SPF 25 rende il colorito istantaneamente più bello, assicurandogli nuova vitalità.
Una texture aerea, che lascia respirare la pelle, rende BB Skin Detox Fluid SPF 25 un autentico inno alla leggerezza. Arricchita con estratto di semi di acerola, per la buona ossigenazione dell’epidermide, questa BB è un cocktail di piante efficace nel restituirle il suo equilibrio, il suo “yin e yang”. L’estratto di regina dei prati contribuisce a riequilibrare la flora cutanea. Giorno dopo giorno,
ritrova vitalità.
Mette la pelle al riparo dai danni causati dall’ambiente con l’esclusivo Complesso Antinquinamento Clarins: uno scudo vegetale costituito da estratti di lassana e tè bianco, completato da una protezione solare (SPF25) Anti UVA/UVB, 100% minerale.

Io ho provato la BB Clarins quando è uscita, e mi è piaciuta moltissimo: dovrò assolutamente provare questa versione!
Multi- Blush "05 Rose"
Delicato come un petalo, Multi-Blush si prende cura dell’epidermide con cere di rosa di origine vegetale, jojoba, mimosa e girasole. Arricchito con acetato di tocoferolo, protegge la pelle dai danni causati dai radicali liberi. La texture fondente leviga e colora di freschezza le gote con pigmenti Soft Focus fotocromatici e perle. Multi-Blush si applica con le dita, semplicemente...
Palette 5 Couleurs "03 Natural Glow"
Per gli occhi, una nuova "Palette 5 Couleurs", dalle benissime tonalità.
Beige iridescente e mat, bronzo iridescente, marron glacé, marrone satinato...
Clarins concentra tutta la freschezza primaverile in un’armonia di ombretti mat e scintillanti, ricchi di estratti vegetali e minerali. Nel boîtier bronzo-rosa iridescente, le tonalità si mixano e sovrappongono all’infinito con il doppio applicatore: in pelo naturale e spugna elevata densità.
Qualcuno ha detto "ciglia più lunghe"? Ecco "Be Long Mascara.
Più si applica "Be Long Mascara", più le ciglia si allungano.
Cera di carnauba, matrikine (peptide) e pantenolo costituiscono il segreto di questa formula innovativa, colore intenso.
Iridescente, senza esitazione!
Questa l'intenzione dietro ai quattro splendidi "Ombre Iridescente" in arrivo nei corner del marchio.
Posare il polpastrello su Ombre Iridescente e farlo scorrere sulla palpebra... facile vero?
Una nuova generazione di texture crème-poudre che non richiede applicatore! Arricchita con vitamina E e lacrime di bambù finemente polverizzate, dalle proprietà opacizzanti, assicura una tenuta impeccabile senza migrare nelle pieghe delle palpebre, nel totale rispetto della loro fragile epidermide.
Ecco i quattro colori più da vicino:
"04 Silver Ivory"
"05 Silver Pink"
"06 Silver Green"
"07 Silver Plum"
Infine, arriviamo alle labbra, e quando si parla di rossetti sapete che non mi tiro indietro!

Quattro nuove tonalità di "Rouge Eclat" che celebrano il rosa in ogni sua sfumatura.
Un rossetto ha bisogno di labbra morbide e levigate per vibrare in tutto il suo splendore colorato. Per questo, Clarins ha racchiuso i pigmenti in un cocktail vegetale ricco, setoso, voluttuoso, dal comfort immediato. Il girasole attinge lo splendore dai raggi del sole. L’olio e la cera estratti dai semi sono utilizzati in cosmetologia per le proprietà idratanti e protettive.
Elevato nutrimento, morbidezza e comfort “XXL”: è ciò che Rouge Eclat assicura alle labbra, associando cere vegetali di mimosa, jojoba, girasole e insaponificabili di cacao.
Tre attivi proteggono le labbra dall’invecchiamento cutaneo causato dai radicali liberi: fitosfingosina, efficace antietà, gamma orizanolo e un derivato di tocoferolo, antiossidanti.
Ecco i colori:
"23 Hot Rose"
"24 Pink Cherry"
"25 Pink Blossom"
"26 Rose Praline"
Insieme ai nuovo rossetti, qualcosa che, ne sono sicura, molte di voi aspettavano con ansia.
Due nuove tonalità di "Eclat Minute Embellisseur Lèvres"!
La texture gelée fondente, gourmande, addictive, con burro di karité, colora naturalmente le labbra in trasparenza e brillantezza. L’effetto “rimpolpante” di Eclat Minute Embellisseur Lèvres è assicurato da un peptide che rilancia la sintesi di acido ialuronico, mantenendo un tasso di idratazione ideale.
"07 Toffee Pink Shimmer"
"08 Plum Shimmer"
Tutto questo rosa non fa per voi? Preferite un look ancora più naturale?
Un nuovo "Gloss Prodige" entra in collezione permanente, in tonalità trasparente:
"Gloss Prodige 12 Crystal"
Questa la collezione, e io ho già puntato qualcosa...
Che dite, vi piace?

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3