venerdì 1 aprile 2016

"Splendi più che puoi" di Sara Rattaro

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Splendi più che puoi" di Sara Rattaro, edito da Garzanti (rilegato a 16,40€):
L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.
Sara Rattaro è un'autrice amata dai lettori italiani e di tutta Europa. Nel 2015 ha vinto il prestigioso premio Bancarella per il suo romanzo "Niente è come te", che ha conquistato i librai e la stampa più autorevole. Con "Splendi più che puoi" riesce di nuovo a sorprendere e a emozionare. Una storia profonda in cui dal dolore fiorisce la speranza. In cui l'amore fa male, ma la voglia di tornare a essere felici è più potente di tutto. Perché non c'è ferita che non possa essere rimarginata.

Un romanzo forte, potente, e profondamente struggente.
La storia di Emma e Marco è intrisa di dolore e di violenza, e arriva dritta a cuore e stomaco come poche altre.

Il tema della violenza sulle donne e del femminicidio è uno dei temi "caldi" di questo periodo, e serviva un romanzo così, che raccontasse sì una storia vera ma che lo facesse attraverso le parole misurate e allo stesso tempo poetiche che contraddistinguono Sara Rattaro.
Chi ha amato "Niente è come te" in questo nuovo lavoro ritroverà tutto, ma proprio tutto, ciò che gli è piaciuto dell'autrice: la prosa pulita e priva di fronzoli, la capacità di emozionare profondamente il lettore, il dono di saper dire tutto con una scena all'apparenza breve ma che in sè racchiude lo spirito e il carattere di ogni suo protagonista.

Non so quanto posso dire senza rovinarvi la lettura, ma quella che trovate in questo libro è la storia, essenzialmente, di quattro persone: Emma, Marco, Martina e la famiglia di Marco che costituisce di fatto un blocco unico.
Emma, con la sua impulsività e il suo bisogno d'amore che la portano a sposare Marco dopo pochi mesi senza conoscerlo davvero; Marco con la sua malattia non diagnosticata e non curata, che lo porta a vivere momenti in cui non è più se stesso e a manifestare una violenza inaudita nei confronti della moglie; la piccola Martina, che cresce con la violenza ma che viene sempre difesa da Emma e protetta in ogni modo; la famiglia di Marco, che pur di salvare le apparenze non interviene mai in difesa di Emma o di Martina, se non quando costretta.
Emma e Martina sono vittime di Marco, ma in fondo l'uomo è vittima della malattia e di una famiglia che rinuncia a curarlo perchè "chissà cosa penserebbe la gente!".
Se dovessi dire chi mi ha fatta arrabbiare di più, sebbene io non possa assolutamente giustificare il tipo di violenza subito dalla donna, malattia o non malattia, di fatto direi che l'onore va alla famiglia dell'uomo. Chiudere gli occhi, scegliere di non vedere e di non aiutare solo perchè preoccupati dai pettegolezzi è da codardi, per non dire tutti gli aggettivi che la sottoscritta ha pensato durante la lettura e che, credetemi, erano molto meno eleganti.
Grazie a Garzanti per la copia cartacea del romanzo, e per
la possibilità di incontrare l'autrice insieme ad altre blogger <3
So che potrebbe essere uno spoiler, anche se leggendo la trama in realtà è già scritto lì, ma ci tengo a rassicurare i lettori dicendo che la storia di Emma è a lieto fine: l'autrice e la "vera Emma" hanno lavorato insieme al romanzo, per rispondere all'esigenza della donna di raccontare la sua storia.
Ma proprio per questo è importante leggere questo romanzo: perchè se è vero che Emma ce l'ha fatta, ci sono tante, troppe donne che non sono riuscite a sopravvivere e a raccontare la loro esperienza.
In parte questa è anche la loro storia, la storia di come l'amore possa tingersi di paura e di dolore, e di come sia difficile, seppur necessario, trovare la forza e il coraggio di scappare.

E' un romanzo emozionante, in molti passaggi doloroso e dal ritmo veramente incalzante, che si legge tutto d'un fiato: una volta iniziato è impossibile da mettere giù, quindi preparatevi ;)
Preparate anche i fazzoletti, nel caso, perchè per me il momento-commozione c'è stato. Anche due.
Consigliatissimo ora più che mai, e da 5 stelline piene perchè questo libro è semplicemente perfetto.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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