venerdì 30 settembre 2016

September Favorites/ I preferiti di Settembre (beauty edition)

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle!
Siamo alla fine del mese, e quindi come non parlare dei prodotti che ho amato di più negli ultimi trenta giorni?
Stavolta sono "pochi ma buoni"!
Partiamo dal tonico "Cucumber Herbal" di Kiehl's, pensato per ogni tipo di pelle ma che va a trattare al meglio le pelli secche e sensibili.
Dopo il mare sentivo la pelle del viso "tirare", e questo è stato il tonico che ho deciso di acquistare nel negozio Kiehl's di fiducia.
Mi ci trovo davvero bene, sia usandolo come trattamento quotidiano sia dopo la maschera settimanale. È molto delicato, e lascia una piacevola sensazione di freschezza.
Non mi fa impazzire il suo odore, ma per fortuna non resta sulla pelle XD
E che dire del mio idratante viso antiossidante della linea "Hydrabomb" di Garnier? Lo adoro!
Al punto che lo uso sì su viso e collo, ma anche sulla scollatura e sulle spalle.
L'ho quasi finito, ahimè, ma è davvero un ottimo prodotto e ha un prezzo più che accessibile quindi va da sè che lo acquisterò.
I miei capelli questo mese sono disastrosi, e ammetto che ci sono volte in cui penso "basta, taglio tutto e non ci penso più!".
Se non fosse che sto malissimo, con i capelli corti.
Quindi sono corsa ai ripari con questa "Oil Repair 3 Crema Burro" di Garnier, che trovate al supermercato ma che, applicata sulle lunghezze e sulle punte quando ancora bagnate, fa davvero miracoli.
Se piano piano il crespo post-mare sta andando via è solo merito suo!
Non poteva mancare la capatina da Bath and Body Works vista la sua apertura italiana, giusto?
Ho portato a casa tre taglie viaggio della stessa linea "Mad About You", che mi faceva pensare ad Alice nel Paese delle Meraviglie, e ho iniziato subito ad utilizzare l'acqua profumata.
È quel mix di floreale e fruttato che adoro, non troppo forte e non troppo dolce, e conto di acquistare il profumo vero e proprio quando avrò finito questi 88ml "di prova".
Infine, lo smalto che mi ha accompagnata gli ultimi dieci giorni del mese: questo rosso scuro-scurissimo, quasi nero, si chiama "556 Grenat Irrévérent" e fa parte della linea Color Riche a l'Huile di L'Oreal Paris.
Molto autunnale e molto classico, è una versione abbordabile di "Rouge Noir" di Chanel (che, senza offesa, ogni anno alza il prezzo dei suoi smalti lasciandoli però dotati di un pennello tra i peggiori in circolazione).
Consigliatissimo, perchè come gli altri smalti della linea ha un bellissimo pennello ed è coprente in due passate leggere - o una carica, ma due leggere durano di più.

Questi i miei preferiti, che porterò con me in Ottobre perchè non sono pronta a salutarli.
Sono molto curiosa di scoprire i vostri ;)

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

"La verità nei tuoi occhi" di Chelsea M. Cameron

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La verità nei tuoi occhi" di Chelsea M. Cameron, edito da HarperCollins Italia (rilegato a 16€) in uscita il 29 Settembre:
Sylas, o dovrei chiamarlo Quinn, mi ha sottovalutato. Per lui sono solo Saige, la dolce ragazza dai capelli rossi e dagli occhi verdi. Però, ammettiamolo, anche io ho fatto lo stesso, non credevo che fosse così in gamba a circuire le persone. Siamo entrambi molto bravi in ciò che facciamo - mentire, agire sotto copertura - e insieme siamo una bomba, nessuno è in grado di fermarci. Ma devo stare all'erta. Sino a ora ho recitato una parte e ho fatto di Sylas ciò che volevo, ma ora il gioco è finito e so per certo che lui non è tipo da prendere il tradimento alla leggera. Dovrò guardarmi le spalle... ma anche preservare il mio cuore, che di mentire non ne vuole proprio sapere.

Mi era piaciuto molto "Le bugie del nostro amore", volume precedente della duologia, e non vedevo l'ora di scoprire che finale ci sarebbe stato per la contorta vicenda che legava Sylas e Saige.

Un finale coi fiocchi, e come ci arriviamo ci viene raccontato dalla voce di Saige.
Saige che fin dall'inizio sapeva della finta identità di Sylas, e che aveva l'ordine di attirare il ragazzo nella sua rete per ordine del padre.
Solo che non aveva messo in conto di potersi innamorare davvero di lui, e quando le debolezze del ragazzo prendono il sopravvento minacciando di farlo crollare, sarà proprio lei a lottare per lui e per il loro amore.
L'unica cosa sulla quale non ha mai mentito.

Non sono una fan della serie aperta da "Il mio sbaglio preferito" (tant'è che qui sul blog non ci è nemmeno arrivata), ma di questa duologia assolutamente sì.
Mi era piaciuto davvero tanto "Le bugie del nostro amore", e in questo secondo volume ne ho ritrovato gli elementi vincenti: una coppia di protagonisti dalla voce forte e ben scandita, con una storia personale complessa e difficile; una trama ricca di piccoli colpi di scena e svolte inaspettate; dialoghi scoppiettanti.
Sylas in questo secondo volume è molto più vulnerabile: le sue difese sono crollate, la sua maschera gli è stata strappata via, e quando scopre che una persona importante della sua vita non ha avuto la sorte che ha sempre creduto, perde il controllo.
Il suo rapporto con la sorella minore è lo stesso, meraviglioso rapporto che avevamo avuto modo di conoscere in precedenza, ma anche qui c'è uno sviluppo improvviso che rischia di fargli perdere la bussola.
L'unica che sembra essere in grado di tenerlo insieme è proprio lei, Saige.

Saige come voce narrante mi è piaciuta un sacco, e ho compreso meglio alcuni lati del suo carattere che mi erano sembrati un po' sfuggenti.
Ha una grinta tale da essere quasi incontenibile, ma sa anche essere incredibilmente dolce.

Non posso dirvi altro senza fare spoiler, ma se vi è piaciuto "Le bugie del nostro amore" correte a procurarvi questo: non vi deluderà, anzi! Vi spiacerà sapere che questa serie è solo una duologia, perchè non so voi, ma a me in questo caso una terza dose di Sylas non sarebbe affatto dispiaciuta ;)

Un bacio a tutte fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Voglio una vita a forma di me" di Julie Murphy

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Voglio una vita a forma di me" di Julie Murphy, edito da Mondadori (rilegato a 17€):
Willowdean Dickson ha qualche chilo di troppo, un soprannome imbarazzante come "polpetta" e soprattutto... si piace proprio così com'è! Anche se sua madre è presidentessa di un concorso di bellezza, anche se la sua migliore amica è bionda e magra come una star, anche se nelle pubblicità le ragazze grasse sono sempre infelici oppure buffe pacioccone... Willowdean è dotata di autoironia e si è sempre sentita bene nella sua comoda, morbida pelle. Fino a quando, nel fast-food in cui lavora dopo la scuola, non arriva Bo. Will se ne innamora, ed è qui che iniziano i problemi. Perché Bo sembra ricambiare. Invece di salire alle stelle, all'improvviso le certezze di "polpetta" crollano. Perché l'amore può far sentire così inadeguati, a disagio, imperfetti?

"Un romanzo per sorridere dei propri difetti" è esattamente quello che mi ci voleva in questo periodo di transizione, in cui troppo spesso mi soffermo a pensare a ciò che non mi piace di me dimenticando di apprezzare invece i miei punti di forza.
Leggere la storia di Willowdean mi ha fatta riflettere, mi ha fatta ridere e mi ha anche intenerita spesso, e quindi eccomi qui a parlarvene.
Ma prima di tutto, fermi: ci serve la giusta colonna sonora!
Qui potete ascoltare la canzone preferita di Willowdean, quindi fatela partire e buona lettura!

Willowdean è un'adolescente in forte sovrappeso che vive molto bene nella sua pelle.
Anzi, a volte si chiede come mai per gli altri il suo grasso sia un problema: se sta bene a lei, perchè non dovrebbe stare bene a tutti?
Ha un'amica del cuore molto, molto bella, con la quale condivide ogni segreto e la passione per la musica di Dolly Parton.
Ha una madre con la quale ha un rapporto un po' conflittuale, ma in fondo chi non ce l'ha negli anni dell'adolescenza?
Ha anche un ragazzo che le piace molto, anche se quasi le secca ammetterlo: il silenzioso e un po' burbero Bo, che non manca mai di lasciarle dei dolcissimi lecca lecca rossi nell'armadietto del ristorante in cui entrambi lavorano, che la porta a vedere le stelle e che, indovinate un po'?
Sembra non avere nessun problema con il grasso di lei. Anzi, lei gli piace!
Fantastico!, direte voi: e invece no.
Una volta messa di fronte alla possibilità concreta di una storia d'amore con il ragazzo che le piace, Willowdean si spaventa al punto dal chiudersi in se stessa, perdere la sua sicurezza e lasciare il lavoro per non essere costretta a vedere Bo.
Ci vorranno l'improvvisa decisione di partecipare a un concorso di bellezza e tre nuove amiche, per restituire a Willowdean quella che è la sua più grande dote: la sua grinta.
Bello, bello, bello!
Bello per lo stile frizzante e spumeggiante di Julie Murphy, che ci racconta quella che è una storia di crescita personale fatta anche di momenti di difficoltà ma senza mai perdere la sua leggerezza.
Bello per il messaggio, importantissimo, che trasmette al lettore fin dalle prime pagine: siamo chi scegliamo di essere, qualsiasi forma abbia il nostro corpo, e quello che conta è scegliere ogni giorno di essere la miglior versione possibile di noi stessi.
I guai di Willowdean iniziano proprio quando perde di vista la ragazza dolce, allegra, sicura di sè, piena di entusiasmo che piace tanto a chi le sta intorno.
Bello perchè serviva un'eroina così, una che sì, ha la cellulite e qualche chilo di troppo.
Una che in costume non sta una favola ma che, sapete che c'è? In piscina ci va lo stesso.
Io in costume sto malissimo, e ogni estate per me i primi giorni di mare sono un mezzo dramma, ma non potrei mai rinunciare alla meravigliosa sensazione che mi trasmette rosolarmi al sole, o alla gioia che provo nuotando.
In questo la penso come Willowdean, e il suo è uno dei pochi personaggi nei quali ho potuto identificarmi sul serio.
E badate bene, qui non si parla solo di sovrappeso: le nuove amiche di Willowdean hanno una brutta dentatura, o portano delle orribili scarpe ortopediche, o hanno un look tremendo.
Ma sono felici, e soprattutto non permettono a nessuno di mettere loro i piedi in testa.

Questo è il romanzo che farei leggere a ogni ragazzina dai 12 anni in su, perchè trasmette in modo efficace un bellissimo messaggio che troppo spesso tendiamo a dimenticarci di ascoltare: è il fatto di essere noi, e di esserlo proprio in questo modo, a renderci speciali per chi ci ama.

Mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Bo, che ama Willowdean a sufficienza da aspettare che lei sia pronta a ricambiare. E soprattutto, non perdete di vista Mitch, perchè ha un ruolo molto importante nel processo di crescita della protagonista: simpatico, gentile, molto spontaneo è sicuramente il tipo di ragazzo che a tutte farebbe bene avere intorno almeno una volta nella vita.

Consigliatissimo perchè divertente, spigliato e profondamente vero, e perchè c'è un pizzico di Willowdean in ognuno di noi.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

giovedì 29 settembre 2016

"L'incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande" di Deborah Install [BlogTour]

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata alla mia tappa del blogtour di "L'incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande" di Deborah Install, edito da Piemme (rilegato a 17,50€) in uscita il 4 Ottobre:
Ben, trentenne, sembra non avere ancora deciso cosa fare della sua vita e ha messo in soffitta i sogni di un tempo. Cosa che Amy, sua moglie, avvocato in carriera non gli perdona. Forse per questo, quando un piccolo robot scalcinato compare nel loro giardino - è un modello vecchissimo e non si sa da dove arriva - Ben decide di prendersene cura. 
Ma da dove arriva il piccolo Tang?
Un robot vintage, che non ha funzioni utili, dice poche parole: ma tra lui e Ben comincia a nascere silenziosamente un'amicizia. Tanto Grande che Ben intuisce di avere una missione:riportare a casa il piccolo robottino. Incomincia così un viaggio straordinario in cui amicizia, amore, responsabilità, crescita si intrecciano di avventura in avventura fino all'epilogo in cui Ben capirà, in fondo, che grazie a Tang ha imparato una lezione di vita fondamentale: per amare bisogna prima di tutto amare se stessi.
Ed eccoci qui, con la mia tappa del blogtour!
Parliamo di viaggio e quindi perchè non preparare uno snack con avena, miele e cioccolato da portare con noi?
È una ricetta che vi avevo proposto tanto tempo fa MA che ho modificato nel corso del tempo e quindi eccola qui nella sua nuova (e più golosa: ho ridotto le proteine in polvere e inserito un cucchiaio di zucchero di canna) versione, a partire dagli ingredienti:

1/2 cup di avena in fiocchi
2 tablespoons di burro di arachidi
1 tablespoon di miele, o sciroppo d'acero, o di agave
1 teaspoon di estratto di vaniglia
1/4 cup di farina di mandorle
1 tablespoon di protein powder alla vaniglia
1 tablespoon di zucchero di canna
Gocce di cioccolato fondente

Una ricetta semplicissima di quelle che piacciono a me, che si riassume con un TUTTO NELLA CIOTOLA E MESCOLATE BENE.
Poi bagnatevi leggermente le mani con l'acqua fredda e preparate delle piccole palline, che disporrete in un contenitore e infilerete in freezer per 10/15 minuti.
Per la misura delle palline fate voi, io cerco di farle in modo che ognuna si possa consumare in due morsi al massimo.
Ed ecco fatto!
Queste sono comodissime da portare in giro come spezzafame, sono piene di proteine e non troppo dolci. Son sicura che al robottino piacerebbero ;)

E abbiamo ancora tanto da farvi vedere quindi non perdetevi le altre tappe seguendo il nostro calendario:
Domani su Everpop troverete la playlist ispirata al romanzo: imperdibile per accompagnare la lettura (e parliamo di un romanzo che mi è piaciuto davvero moltissimo, quindi segnatelo in agenda)!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

mercoledì 28 settembre 2016

Anteprima: "Non tutto si dimentica" di Wendy Walker

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata all'anteprima di "Non tutto si dimentica" di Wendy Walker, edito da Nord (rilegato a 16,90€) in uscita il 6 Ottobre:
Tutti sanno cos'è successo a Jenny Kramer quella sera. Non capita spesso che una tranquilla cittadina di provincia sia teatro di un crimine e la notizia ha sconvolto l'intera comunità: durante una festa a casa di amici, Jenny è stata aggredita da un uomo, che poi è fuggito senza lasciare traccia. Tutti lo sanno, tranne Jenny. Perché lei è stata sottoposta a una terapia farmacologica sperimentale, che le ha cancellato dalla memoria quella terribile esperienza. O almeno così speravano i medici. 
In realtà, il corpo di Jenny non ha dimenticato e, a poco a poco, i demoni del passato iniziano a intaccare l'apparente serenità del presente, trascinando la ragazza sull'orlo del suicidio. E nemmeno i suoi genitori riescono a superare il trauma, ossessionati dall'idea che chi ha distrutto la vita della figlia sia ancora in libertà. Secondo il dottor Forrester, il terapeuta di Jenny, la ragazza non ha scelta: deve recuperare i ricordi di quella sera. Anche a costo di portare alla luce verità che gettano più di un'ombra sulla superficie perfetta di quella tranquilla cittadina di provincia…

Grazie alla straordinaria capacità di coniugare suspense, dilemmi morali e colpi di scena, l’autrice esplora il lato oscuro dei rapporti familiari, dando vita a una storia potente e originale che ha conquistato gli editori di tutto il mondo. Dopo aver scalato le classifiche americane, tedesche e francesi, "Non tutto si dimentica" è in corso di traduzione in altri 20 Paesi.
L'autrice, Wendy Walker, è uno dei più rinomati avvocati specializzati in diritto di famiglia dello Stato del Connecticut. "Non tutto si dimentica" è il suo romanzo d’esordio.

E c'è di più: Warner Bros ha già annunciato l'adattamento cinematografico del romanzo.
Il progetto è stato affidato alla Pacific Standard, produttrice del film campione di incassi tratto dal bestseller "Gone Girl – L’amore bugiardo".
Reese Witherspoon, attrice e proprietaria della Pacific Standard, ha già annunciato su Instagram il nuovo progetto cinematografico.
Ricordate la sua foto?
Io sono curiosissima, e voi?
Questo genere di romanzi mi prende sempre fin dalle prime pagine, e non escludo di passare una notte insonne immersa tra le pagine di "Non tutto si dimentica" ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Pure Ritual CARE-IN-MOIST" e "Pure Ritual CARE-IN-BALM", due novità firmate Helena Rubinstein

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi vi presente due coccole da vere principesse, che non mancheranno di entrare nelle vostre personali wishlist.
Helena Rubinstein lancia due nuovi prodotti che vanno ad arricchire la linea Pure Ritual, e sono davvero principeschi:
La linea è nata nel 2014, ed era composta da quattro prodotti dotati di una duplice efficacia (eliminare dalla pelle le impurità provenienti dall’ambiente e favorire la funzione di barriera cutanea) e dalle texture sensoriali uniche, volte a fare della detersione un vero e proprio rituale di bellezza.
Nel 2016, Helena Rubinstein amplia la sua gamma e innova proponendo un rituale di trattamento completo per apportare alla pelle una vera e propria sensazione di confort dopo il rituale di detersione.
Una pelle più pulità è sicuramente un'ottima base di partenza, ma a fare la differenza è ciò che andiamo ad applicarvi dopo, e quindi ecco la crema viso alla quale non saprete dire di no:
"Pure Ritual Care-In-Moist" è una crema idratante avvolgente che migliora l’idratazione naturale della pelle dopo il rituale di detersione. Favorisce il miglioramento della pelle lasciando il viso morbido, asciutto e più luminoso.
Contiene lipidi MP, una nuova generazione di lipidi per favorire l’idratazione naturale della pelle.

Potrebbe essere la crema perfetta anche dopo una sessione di pulizia del viso o di maschere, perchè andrebbe a coccolare un pelle un po' provata aiutandola a re-idratarsi.
Mi piace l'idea di iniziare la giornata con una coccola speciale.

Ma non finisce qui, perchè non vorrete mica coccolare solo il viso.
Per il corpo, c'è "Pure Ritual Care-In-Balm":
Un latte idratante intenso per il corpo, che migliora l’idratazione naturale della pelle nutrendola e favorendone il rinnovamento. Ben idratata per 24 ore, la pelle è resa, con l'applicazione costante, più tonica ed elastica.
A me un po' di tonicità in più non farebbe male, quindi chissà...
Adoro il fatto che sia in un tubo e non in un barattolo perchè lo trovo più igienico e più comodo per quanto riguarda il dosare la giusta quantità di prodotto.

Sono davvero bellissimi e superlussuosi, e l'aspirante principessa che è in me vivrebbe circondata di prodotti così quindi potevo proprio non farveli conoscere.

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

WWW WEDNESDAY #27

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
È di nuovo mercoledì, ed è tempo di WWW Wednesday: tutte le letture finite, in corso e future di questa settimana in un'unica carrellata.
Ho finito di leggere "Vorrei che fossi tu" di Lorenza Bernardi in cartaceo, e l'ho trovato molto tenero.
Si parla dell'amore sui banchi di scuola, del liceo, degli sms...
Ben scritto, con qualche spunto divertente, e sicuramente perfetto per un target adolescente: la recensione arriva venerdì insieme a quella del suo seguito, "Vorrei che fossi ancora tu".
Ho finito anche "Voglio una vita a forma di me" di Julie Murphy in cartaceo ovvero l'instagrammatissimo "Dumplin". Divertente, ironico a punto giusto ma anche pieno di dolcezza. Impossibile non appassionarsi alla vicenda di Willowdean e non fare il tifo per lei.
In digitale ho invece finito "Nothing More" di Anna Todd, che esce il 25 ottobre e del quale potrete leggere la recensione sul blog domani.
Mi è piaciuto avere il punto di vista di landon e una storia tutta sua perchè la sua voce interiore è decisamente preferibile sia a quella di Tessa che a quella di Hardin.
Ha i suoi grattacapi come tutti, le sue insicurezze, ma anche tanta ironia e un modo di fare che me ne ha fatta innamorare nel giro di poche pagine.
#GoLandon
Sto leggendo "Incriminated" di M.G. Reyes, secondo volume della trilogia apertasi con "Emancipated". Ero troppo curiosa di sapere come sarebbe andata avanti la storia di John-Michael (che rischiava l'arresto per omicidio), Maya (la spia), Lucy (che dice e non dice), Grace (che della brava ragazza ha poco e nulla, e in realtà è più calcolatrice di tutti gli altri messi insieme), Paolo (ma si può che ti giochi 4000$ per una partita a tennis?) e Candace (semplicemente insopportabile).
In digitale ho iniziato "Il domatore di leoni" di Camilla Läckberg, grazie a Marsilio che mi ha permesso di iniziarlo prima, e non c'è nulla da fare: adoro i gialli di quest'autrice!
La sua è una delle poche serie che quasi mi verrebbe da dire "spero non finisca mai", e se ancora non l'avete scoperta leggete ASSOLUTAMENTE il primo volume, "La principessa di ghiaccio".
Non so cosa leggerò nell'immediato ma di sicuro finirò "Zitelle. Il bello di vivere per conto proprio" di Kate Bolick in cartaceo e vedrò di darmi una mossa con "Ci proteggerà la neve" di Ruta Sepetys in cartaceo perchè l'ho iniziato subito prima di entrare nel tunnel dell'emicrania e vorrei riuscire a godermelo sul serio.

Voi cosa leggete di bello?
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"The Fireman - L'uomo del fuoco" di Joe Hill

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "The Fireman - L'uomo del fuoco" di Joe Hill, edito da Sperling&Kupfer (rilegato a 14,90€):
Nessuno sa dove e quando sia iniziata. Tutti hanno imparato a loro spese che la nuova epidemia si diffonde più velocemente di qualsiasi altra malattia, e che ha già decimato la popolazione di grandi città come Boston, Detroit, Seattle. Per i medici il suo nome è Trichophyton draco incendiarius, per la gente si chiama Scaglia di Drago, perché il suo primo sintomo è un marchio d'oro e nero sulla pelle e l'ultimo è la morte. Per autocombustione. Milioni di persone sono infette; gli incendi scoppiano dappertutto. Non esiste antidoto. Nessuno è al sicuro. Harper Grayson, bravissima infermiera che non si lascia abbattere da niente e nessuno, ha curato migliaia di malati prima che il suo ospedale fosse ridotto in cenere. Lei e il marito Jakob si erano promessi di farla finita, in caso d'infezione, ma ora che anche lei porta i segni terribili del Drago, Harper vuole vivere. Almeno fino al termine della sua gravidanza. Incinta, abbandonata dal marito terrorizzato, perseguitata dalle feroci Squadre di Cremazione a caccia di infetti, Harper sembra destinata a soccombere. Se non fosse per il misterioso straniero vestito da pompiere che arriva in suo soccorso. L'unico uomo che sappia controllare il fuoco. Anche quello malato che cova dentro il suo corpo.

Bello, bello, bello.
Joe Hill torna in libreria, e ancora una volta non delude.

"The Fireman" è stato diviso in due, e qui vorrei spezzare una lancia a favore di questa decisione perchè ragazzi, questo romanzo in lingua originale consta di quasi 800 pagine.
Tradotte sarebbero state più di 900, e ve lo mettete voi in borsa un rilegato di 900 pagine?
Io no.
Per non parlare poi del fatto che saremmo trovati con un libro in vendita a 30€ e dubito fortemente che qualcuno se lo sarebbe portato a casa (io avrei fatto fatica, probabilemnte avrei acquistato l'ebook).
Quindi ben venga un volume più maneggevole e dal prezzo sostenibile.

Volume che io ho letto proprio in tram, in due giorni, appassionandomi alla vicenda di questo mondo messo in ginocchio da una malattina apparentemente incurabile che trasforma i contagiati in torce umane, provocandone la morte per autocombustione.
Una morte orribile, una malattia che si diffonde a macchia d'olio senza che nessuno riesca a porvi un freno, e che va a colpire anche Harper, giovane infermiera con il culto di Mary Poppins e incinta del suo primo figlio.
Suo marito non ha dubbi: è il momento di mantenere il loro proposito di porre fine alle loro vite prima che la malattia lo faccia per loro, e di impedire che questo bambino venga al mondo.
Ma Harper non può assolutamente permettere che qualcuno faccia del male a suo figlio, nemmeno suo marito: soccorsa da un misterioso pompiere incontrato in precedenza in ospedale, viene portata in una comunità di persone che con la malattia hanno imparato a convivere.
Accolgono lei e il suo pancione con gentilezza, e Harper inizia a farsi delle domande: la "Scaglia di drago" (nomignolo dato alla malattia) è davvero una condanna a morte certa? E se invece fosse possibile reagire in modo diverso e convivere con la malattia invece di combatterla?
Joe Hill è degno erede del padre, Stephen King.
La sua prosa è pulita e scorrevole, le sue descrizioni efficaci, i dialoghi un vero e proprio botta e risposta che trascina il lettore pagina dopo pagina.
Gli amanti dei romanzi dal sapore apocalittico non resteranno delusi, ed è uno di quei libri dei quali si immagina una trasposizione sul grande schermo fin dalle prime pagine.
La figura di John, il pompiere misterioso, è una delle più affascinanti del romanzo sin dal suo ingresso in scena a pagina 13: deciso, incurante dei divieti, dal cuore profondamente buono, lo conosciamo quando porta un bimbo in preda a un attacco di appendicite in ospedale, inacapce di arrendersi alla burocrazia fino a quando non ottiene che venga visitato subito.
Salva Harper dalla follia del marito esattamente come lei ha salvato quel bambino, e pagina dopo pagina approfondiamo la sua conoscenza un poco alla volta, desiderosi di saperne di più.
Non credete però che sia l'eroe senza macchia e senza paura della situazione, anzi: è anche arrogante e maleducato, e lo ammetto, la scena in cui Harper lo rimette al suo posto è stata davvero spassosa da leggere.

Attendo con ansia il secondo volume, "The Fireman - L'isola della salvezza", che uscirà in autunno (quindi grazie a Sperling & Kupfer per un'attesa breve e sopportabile).
E visto che Harper ha gusti musicali molto simili ai miei di quando avevo vent'anni in meno, potete ascoltare qui quella che per lei è - cito testualmente dal libro - "la più bella canzone del più bel film di tutti i tempi". Del resto, l'interprete è il suo modello di vita.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

martedì 27 settembre 2016

"La sposa scomparsa" di Rosa Teruzzi

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La sposa scomparsa" di Rosa Teruzzi, edito da Sonzogno (brossurato a 14€):
Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta. Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.

Eccomi qui con un bel giallo italiano ambientato proprio nella mia città, Milano.
I Navigli sono a un passo da casa mia, e così anche via Giambellino.
I protagonisti di questa storia si muovono proprio nella "mia" Milano, e questo mi ha fatta sentire a casa.

Detto questo, Rosa Terruzzi ha scritto un bellissimo romanzo che è allo stesso tempo un giallo e una storia di famiglia, dove ad investigare e a far riaprire un caso chiuso da tempo sono una giovane poliziotta, sua madre e la sua alquanto originale nonna.
Protagonista a pieno titolo è proprio la madre, Libera, quarantasei anni, che, colpita dall'appello di una donna incapace di accettare di non sapere cosa ne sia stato della figlia scomparsa da tempo, decide di spronare la figlia e la polizia a riaprire il caso.
Cosa ne è stato di Carmela Minardi, sparita l'8 Agosto 1988?
Nessuno lo sa, ma più "indagano" (a volte trovando soluzioni discutibili ai vari intoppi in cui incorrono), più Libera e sua madre Iole ne sono convinte: la ragazza nascondeva qualcosa.
Saranno proprio loro, insieme alla figlia poliziotta Vittoria, a scoprire una verità rimasta sotto silenzio troppo a lungo.
Ho davvero apprezzato questo romanzo di 162 pagine, ed è la prova che non sempre essere prolissi paga perchè qui non c'è una parola di troppo ma nemmeno una di meno.
Rosa Teruzzi in meno di 200 pagine ci racconta una storia appassionante, piena di piccoli segreti svelati a uno a uno, descrivendoci ogni ambiente senza troppi, intuili dettagli, e senza che il ritmo della narrazione rallenti.
Si legge tutto d'un fiato, verso un finale che da un lato offre al lettore la soluzione del caso, dall'altro offre lo spunto per un'eventuale nuova indagine delle tre insolite detective.

Non voglio dirvi di più della storia, MA voglio dire che ho apprezzato moltissimo, oltre allo sviluppo di una trama decisamente "gialla", anche il lato ironico del libro.
Nonna Iole è esilarante, il fatto che Libera si trovi improvvisamente quasi contesa da due uomini affascinanti - e il suo relativo imbarazzo - è divertente e a volte molto tenero, e l'evoluzione dei rapporti nonna-figlia, madre-figlia e nonna-nipote è davvero ben costruita.

Consigliatissimo a chi volesse scoprire un giallo tutto milanese e tutto italiano e a chi non sa dire di no alla risata anche in un contesto di omicidi e sparizioni.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Bugie pericolose" di Becca Fitzpatrick

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Bugie pericolose" di Becca Fitzpatrick, edito da Piemme (rilegato a 17€):
Stella Gordon non è il suo vero nome. Thunder Basin, in Nebraska, non è la sua vera casa. Questa non è la sua vera vita... ma dopo aver assistito all'omicidio dello spacciatore di sua mamma, Stella è stata immediatamente inserita nel programma di protezione testimoni. Stella però non ha nessuna intenzione di vivere lontano dal fidanzato, per di più in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini. Risultato: fa di tutto per irritare chi dovrebbe proteggerla e, più in generale, chiunque incontri. Visto che non si tratterrà laggiù un minuto più del necessario, che senso ha farsi degli amici? Il ragionamento fila più o meno liscio finché non conosce Chet Falconer che è giovane, dannatamente attraente e, più di ogni altra cosa, detesta le bugie.

Il genere YA Suspense sembra finalmente arrivato anche qui, e questo mese ho potuto leggere due romanzi del filone, amandoli entrambi.
Di "Al posto tuo" di Michelle Painchaud vi avevo parlato qui, e oggi tocca all'ultimo romanzo di Becca Fitzpatrick.

L'autrice mi aveva già conquistata con "Black Ice", dove un pericoloso assassino si aggirava tra le montagne innevate e dove nessuno era chi diceva di essere.
Bellissimo.
Stavolta Becca Fitzpatrick ci porta in Nebraska, dove Estella viene nascosta dai federali, che l'hanno inserita nel programma Protezione Testimoni dopo che ha assistito a un omicidio in casa sua.
Con la nuova identità di Stella Gordon, la ragazza si trovaa  vivere con Carmina, ex-poliziotta, e ad affrontare una vita molto diversa da quella alla quale è abituata.
Solo che anche una tranquilla cittadina come Thunder Basin ha le sue teste calde, e Stella si scontrerà proprio con la più calda di tutte, ricavandone non pochi grattacapi...

Mi è piaciuto molto, perchè se da un lato siamo di fronte a un romanzo YA in cui la storia d'amore ha un ruolo di tutto rispetto (e anzi, Chet Falconer è un Fidanzato di Carta degno di questo nome), dall'altro non manca quel senso di costante tensione e di mistero dovuti sia alla paura che Stella venga trovata, sia a tutto ciò che la ragazza non dice.
Cosa è successo davvero quella notte?
Non lo scopriamo fino agli ultimi capitoli, ma ci sono tanti piccoli indizi che messi insieme possono portare il lettore sulla strada giusta.
E in tutto questo, c'è Chet.
Un ragazzo come tanti, che ha commesso uno stupido errore e ha pagato un prezzo fin troppo alto per questo: a diciotto anni è bloccato in una cittadina senza futuro, con l'onere di badare al fratello sedicenne e sbandato, e quando incotnra Stella tra i due scatta subito una forte sintonia.
Solo che la ragazza è restia a lasciarsi andare, perchè capisce subito quanto profondamente buono sia Chet e di non volerlo ferire sparendo alla fine dell'estate, quando i federali la porteranno via perchè possa testimoniare in tribunale.
Ho trovato molto bella l'evoluzione del loro rapporto, i battibecchi, i botta e risposta, e infine l'amore.
Anche nei momenti peggiori, non ho potuto fare a meno di tifare per loro e per la loro storia.

Il personaggio più riuscito del romanzo, tuttavia, è quello di Carmina.
Una donna rigida e severa, dalle idee antiquate e poco aperta al cambiamento, MA con un cuore grande e la prima vera figura genitoriale che Stella abbia avuto in molto tempo.
È una persona che ha patito un grande dolore, e che attraverso Stella riesce in parte a guarire, anche se certe ferite non sono fatte per rimarginarsi.
Le sue discussioni con la ragazza ribelle mi hanno fatta ridere spesso, e insieme alla tensione da semi-thriller e al romanticismo dato dalla figura di Chet, hanno reso il romanzo davvero godibile.
L'ho divorato e aspetto già con ansia il prossimo di quest'autrice della quale mi è sempre piaciuto tutto ciò che ho letto: spero davvero che Piemme continui a pubblicarla.

Consigliatissimo a chi si stesse appassionando ai romanzi YA Suspense, a chi non dice no a qualcusa in più oltre alla storia d'amore, e ai fan dell'autrice che non potranno assolutamente perdere questo suo nuovo lavoro.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

lunedì 26 settembre 2016

"The Glow Must Go On" di Essence Cosmetics (swatches & prime impressioni)

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle!
Oggi vi mostro una delle quattro palette Essence Cosmetics della collezione "Beauty Bloggers Secrets", dedicata al bronzer e all'illuminante.
La palette si chiama "The Glow Must Go On":
Al suo interno troviamo un bronzer multitono, un illuminante, due ombretti e un pennellino.
La palette è molto sottile, e ha anche uno specchio discreto.
Vediamo tutti i colori, e poi gli swatches:
Ed eccoci al momento della verità: come saranno i prodotti una volta stesi sulla pelle?
Partiamo dai due ombretti e dall'illuminante:
L'illuminante Honey Glow mi piace: è molto pigmentato e si sfuma che è una meraviglia, lasciando la pelle luminosa ma senza l'effetto "glitter da discoteca" che farebbe molto anni Novanta.
I due ombretti non sono un granchè: Cinnamon (aranciato) è passabile, mentre Sandalwood (marrone) è davvero difficile da sfumare. Non si stende in modo omogeneo e lavorandolo col pennello se ne portano via due terzi.
Ed ecco il bronzer multitono. Ora, è molto rosato e questo mi piace, ma temo che lo userò come blush/illuminante più che come bronzer perchè faccio davvero fatica a pensare di stenderlo in modo diverso. È troppo luccicante.
Paradossalmente mi piacerebbe un sacco usare questi toni come ombretti.
Eccoli tutti insieme, e nel complesso devo dire che non è una brutta palette, anzi.
Di sicuro "illumina", esattamente come promette il suo nome, ma avrei preferito trovare anche un tono di bronzer mat per stemperare un po' l'effetto "pioggia di glitter".
Magari uno dei tre toni avrebbe potuto essere mat in modo da mixare i colori tra loro e dosare la luce.
Ma sono molto colpita dall'illuminante, che in effetti ho steso subito e con soddisfazione, e che penso proprio di usare parecchio.
Probabilmente i due toni più chiari del bronzer finiranno anch'essi ad essere utilizzati come illuminanti, perchè mi piacciono molto proprio per la loro lucentezza e quindi perchè non sfruttarli in tal senso?
Vale i circa 6€ che costa?
Secondo me sì, soprattutto pensando che comunque troverò un utilizzo per tutto e che il suo essere molto compatta la rende di sicuro pratica da portare in giro.

Della collezione fanno parte altre tre palette (oltre a degli smalti che non ho considerato), e troverete gli swatches di tutte sul blog nei prossimi giorni.

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

Chiacchierata con Fabio Geda e Marco Magnone... a tappe!

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi vi propongo la prima tappa dell'Interview Tour di "Berlin. La battaglia di Gropius" di Fabio Geda e Marco Magnone, terzo capitolo della serie "Berlin" edita da Mondadori (rilegato a 15€):
È il dicembre del 1978 quando l'inverno cala su Berlino: il manto candido della neve diventa ghiaccio sopra i relitti di scuole e case, parchi e cortili, al di qua e al di là del Muro. Da tre anni un virus incurabile ha sterminato la popolazione adulta della città, costringendo i ragazzi e i bambini sopravvissuti a crescere all'improvviso, in attesa che, alla fine dell'adolescenza, il virus porti via anche loro. Divisi in gruppi per organizzarsi e farsi forza, tra i ragazzi si scatena una guerra spietata. Il gruppo di Tegel mette a ferro e fuoco la città sotto la guida della feroce Wolfrun che, fiera come un'amazzone, combatte in groppa a un maestoso destriero. Dalle alte torri di Gropius, Jakob e Christa la vedono arrivare insieme ai suoi. Per portare battaglia. Niente e nessuno sembra in grado di fermarla, eppure qualcuno serba ancora nel cuore una fiammella di umanità...

Ho avuto il piacere di organizzare un'intervista a tappe per permettervi di conoscere meglio gli autori di questa splendida serie ucronica per ragazzi tutta italiana, e quindi partiamo subito con la mia domanda!

La vostra serie si presterebbe moltissimo a una trasposizione televosiva o cinematografica. Se poteste portare "Berlin" sullo schermo, lo vedreste meglio in tv o al cinema? Avete mai fantasticato su un progetto simile?

Fabio: Sette libri. Una storia che in totale arriverà probabilmente a occupare qualcosa come 1600 pagine. È ovvio che immaginando una trasposizione una serie televisiva sarebbe perfetta. Più che il cinema. Se ci stiamo fantasticando? Certo. Siamo entrambi grandi appassionati di serie tv e di franchising cinematografici, quindi ci viene naturale pensare anche in quei termini. Abbiamo qualche contatto, ci sono stati degli interessamenti, sia dall’Italia sia dalla Germania. Vediamo cosa succede.

Marco: Oggi il pubblico cerca storie in cui immergersi spaziando sempre di più tra diversi linguaggi, dal fumetto al libro, dalla playlist con la colonna sonora del film alla serie TV. Ed è qualcosa che abbiamo in mente anche noi fin da quando abbiamo iniziato a lavorare a Berlin, per questo abbiamo cercato di dare a ogni scena un forte impatto visivo, come avessimo in mano una cinepresa e non la tastiera di un laptop. Se poi dovessi proprio scegliere tra film e serie TV, data la forte connotazione seriale della nostra storia, la seconda sarebbe il suo esito naturale, ma penso anche che oggi non ci sia più una distinzione così netta, né da un punto di vista narrativo né produttivo. Serie TV come Game of Thrones o House of Cards hanno budget da blockbuster, mentre film come The Avengers o Star Wars altro non sono che saghe, con tanto di cliffhanger tra un episodio e l’altro, realizzate per il cinema. Staremo a vedere, in fondo sognare non costa nulla.

Io ho seguito la serie fin dall'inizio (anzi, se ancora dovere avventurarvi nel mondo di "Berlin", qui trovate la mia recensione spoiler-free del primo capitolo) e vorrei davvero vederla prendere vita sullo schermo, quindi incrocio le dita!

Per non perdervi le altre domande e risposte di Fabio Geda e Marco Magnone, eccovi il nostro calendario:
Ringrazio gli autori per la disponibilità e la velocità, Luigi Nunziante di Everpop per aver realizzato le grafiche dell'Interview Tour e i blogger che si sono prestati a condividere quest'iniziativa con me: Clarissa, Rosalba, Luigi e Martina.

Spero che seguirete questa chiacchierata "saltellante, e che gli autori risponderanno (magari) a qualche vostra curiosità ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"SING - La musica dell'estate" di Vivi Greene

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "SING - La musica dell'estate" di Vivi Greene, edito da HarperCollins Italia (rilegato a 16€):
Lily Ross può aver vinto decine di dischi di platino ed essere un'icona pop planetaria, ma nella sua personale classifica le hit di maggior successo sono:

1 - AGONIA, esattamente quello che prova quando l'idiota di turno (l'ennesimo) le strappa il cuore dal petto e ci cammina sopra.

2 - FANTASMI, perché anche chi è ricca e famosa, come lei, ne ha qualcuno che la tormenta.

3 - MAI PIÙ, ovvero, alla larga da appuntamenti romantici con attori o pop star.

Ma quest'estate la musica sta per cambiare.
In fuga dalle luci della ribalta, Lily si rifugia insieme alle sue migliori amiche nel bel mezzo del nulla, su un'isoletta del Maine. Dopo l'ultimo disastro sentimentale, ha deciso di concedersi tre mesi per concentrarsi su se stessa, sul lavoro, sul prossimo tour che partirà in autunno. Su tutto, insomma, tranne che sul genere maschile. Il piano sembra funzionare fino a quando non incontra Noel Bradley. Lui è dolce, affascinante, alla mano e soprattutto così diverso dai ragazzi con cui è abituata a uscire. Improvvisamente Lily si scopre innamorata, in un modo che non le era mai capitato prima.
Ma lei ama anche la musica, i fan e quando l’estate finisce e arriva il momento di tornare alla sua vera vita, sa di dover compiere una scelta. Solo, non sa quale sia quella giusta.

Preparate le cuffie e i microfoni, perchè questo libro è da leggere a ritmo di musica.
Lily, la protagonista del romanzo, è ispirata a Taylor Swift (i numerosi flirt finiti male e relative canzoni sul suo amore finito basterebbero da soli come indizio, ma anche la descrizione fisica combacia abbastanza) e quindi perchè non riascoltare i brani della cantante che più vi piacciono?

Detto questo, la storia di Lily si apre a un punto davvero sgradevole: Jed la lascia durante una tristissima cena a base di zuppa (ditemi voi se c'è qualcosa di più triste di una zuppa) e di colpa la ragazza capisce dinon poterne più.
Ogni volta è la stessa storia: una relazione chiacchierata, una rottura ancora più chiacchierata, una canzone di successo su quanto il suo cuore fosse malridotto e su come da sole rinascerà coem uan fenice.
Lily si sente intrappolata in un circolo vizioso, e da qui la scelta di sparire per un po': con le due amiche di sempre si rifugia nella casa di famiglia di una di loro, dove nessun giornalista o paparazzo potrà scovarla.
E cercherà di capire chi vuole essere: una cantante con la C maiuscola, che canta di sè e di ciò che desidera, o una che sa solo mettere in piazza i propri affari amorosi.
In tutto ciò, ovviamente, inciamperà anche in un papabile principe azzurro, addirittura uno per il quale potrebbe valer la pena di mollare tutto...

Mi è piaciuto molto, e per tre motivi.
Il primo è, ovviamente, Lily.
Ho apprezzato che, anche in un momento di sconforto e confusione, fosse in grado di prendere una decisione per se stessa.
Ci vuole coraggio nel dire "mi prendo una pausa da tutto e da tutti", soprattutto se il 75% della tua popolarità è data dal fatto che sei continuamente visibile.
Con un tour mondiale alle porte, avere il coraggio di rischiare la propria popolarità non è da tutti, quindi #GoLily.

Il secondo è la coppia di intrepide amiche del cuore, Tess e Sammy: quando Lily ha iniziato ad avere successo hanno messo in pausa le loro vite per diventare le sue assistenti, e questo ha reso il trio inseparabile.
Ho adorato il loro modo divertente e scanzonato di prendere in giro Jed per far ridere Lily dopo la rottura, e il fatto che mettessero subito in moto gli ingranaggi per permetterle di sparire dalla circolazione.
Persino accettando di finire in un posto senza caffè, e questa è una grandissima prova di amicizia XD

E poi non poteva mancare lui, Noel.
Ironico, sarcastico, molto affettuoso nei confronti della sorella e assolutamente un ragazzo da sposare.
Dalla sua ha di essere una persona con i piedi per terra, che vede quanto di più folle e assurdo ci sia nel mondo di Lily, e che le faccia capire che sta perdendo di vista se stessa.
I due passano insieme un'estate indimenticabile per entrambi, al punto che, arrivata a pochi capitoli dalla fine, ho realizzato che mi sarebbe stato indifferente il loro finire insieme oppure no, perchè conoscersi e innamorarsi aveva già sortito un effetto importante su entrambi a livello di crescita personale.

Piacerà a tutti coloro che amano le storie di amore estivo, e anche a chi cerca gli amori improbabili.
Vi innamorerete TUTTI della sorellina cervellona di Noel, Sidney.
Riderete delle buffe uscite di Tess e Sammy, e anzi, vorrete trovare delle amiche così.
È un romanzo YA divertente, romantico e con un finale non scontato, che mi sento assolutamente di consigliare, anche per restare "in vacanza" ancora per un po'.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

venerdì 23 settembre 2016

Anteprima: "Nothing More" di Anna Todd

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata all'anteprima di "Nothing More" di Anna Todd, edito da Sperling&Kupfer (rilegato a 17,90€) in uscita il 25 Ottobre:
New York con i suoi grattacieli vertiginosi e la vita frenetica è forse l'ultimo posto al mondo in cui Landon Gibson avrebbe immaginato se stesso. Eppure quando la sua ragazza di sempre, Dakota, si trasferisce lì per studiare danza, decide di seguirla. Una nuova vita lo aspetta nella città che non dorme mai. Insieme però a un'amara sorpresa. Poco dopo il suo arrivo, infatti, Dakota rompe con lui. Landon ha sempre pensato che New York sarebbe stato l’inizio del suo futuro, non certo la fine del suo passato. E ora deve trovare la forza di ricominciare, dopo di lei. Per fortuna al suo fianco, ad aiutarlo a rimettere insieme i cocci, c'è Tessa, la sua migliore amica. Ma non sarà facile perché l'amore, a volte, è davvero imprevedibile. Messo alla prova, Landon, bello, gentile e un po' impacciato, si confermerà davvero il bravo ragazzo, il "marito ideale" che tutti credono?

Ho seguito tutta la serie AFTER, ho avuto modo di incontrare due volte l'autrice (qui l'intervista) e non vedo l'ora di avere tra le mani la mia copia di "Nothing more" perchè Landon era uno dei miei personaggi preferiti in assoluto!
Non manca molto, per fortuna ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Harry Potter e la maledizione dell'erede" di J.K. Rowling

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Harry Potter e la maledizione dell'erede" di J.K. Rowling, edito Salani (rilegato a 19,80€) in uscita il 24 Settembre:
Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, un nuovo spettacolo di Jack Thorne, Harry Potter e la Maledizione dell’Erede è l'ottava storia della serie di Harry Potter e la prima a essere rappresentata a teatro. La premiere mondiale si è tenuta nel West End di Londra il 30 luglio 2016.
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell’eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l’oscurità proviene da luoghi inaspettati.
Una nuova edizione, arricchita e definitiva, uscirà nel 2017 in data da definirsi.

Ed eccoci qui: ormai ci siamo!
A mezzanotte le copie di "Harry Potter e la maledizione dell'erede" di J.K. Rowling saranno in vendita in tutta Italia, e visto che l'ho letto a Luglio perchè sono una persona impaziente, oggi vi propongo la mia recensione.

Premessa: a me leggere i testi teatrali non dispiace.
Ne ho sempre letti parecchi, e quindi il fatto che questo non fosse un romanzo ma una sceneggiatura non mi indisponeva... all'inizio.
Il mio problema è stato che non mi ha particolamente convinta per la sua struttura, che ho trovato troppo frammentaria.
È uno spettacolo decisamente moderno, questo sì, ma a differenza di altri non mi ha coinvolta appieno.

Detto questo, torniamo a Hogwarts!
Anche se, in fondo, chi di noi l'ha mai lasciata dvvero? Io no di certo!
Ogni anno rileggo almeno uno dei libri (tutta la serie no, ma abbiate pietà: o rileggo quella a ripetizione, o leggo i libri nuovi) e soprattutto ogni anno scatta la maratona dei film.
In genere tra Halloween e Natale, quindi manca poco anche a quella. Evviva!

Torniamo a Hogwarts, e lo facciamo con una nuova generazione di maghetti: Albus, il figlio lagnosetto e musone di Harry e Lily; Scorpius, figlio di Draco e L'AMORE MIO che nessuno mi deve toccare perchè questo ragazzino è dolce, buffo e supersimpatico; Rose, la figlia di Ron ed Hermione.
Io direi che la cosa migliore da fare qui è levarsi subito i sassolini dalla scarpa per poi passare ai motivi per i quali leggerlo lo stesso, perchè la mia non è una recensione negativa, solo ... perplessa.
Innanzitutto, RON. perchè me lo avete ridotto così?
Non è mai stato una cima, e fin qui siamo tutti d'accordo: anzi, era ciò che lo rendeva divertente.
Ma da qui a farmelo diventare il padre imbarazzante che racconta storielle stupide e che viene trattato da Hermione come il marito un po' scemo da "gestire", ce ne passa.
No, NO, e ancora NO.
E che dire di HARRY? Non mi faceva impazzire nemmeno da maghetto, ma come padre è davvero negato e anzi, qui arriviamo a quello che invece è un grandissimo punto a favore del libro: Draco e Scorpius.

Draco e Scorpius sono i miei personaggi preferiti del volume, soprattutto Scorpius.
È esattamente l'amichetto che avrei voluto avere io appena arrivata in una nuova scuola, e quando Albus in uno dei suoi momenti peggiori lo fa addirittura piangere ero a tanto così dal tirargli un metaforico ceffone.
Nessuno può mettere Scorpius in un angolo.
Draco vince il premio "papà dell'anno" per il modo in cui va da Harry a fargli la voce grossa per difendere il suo paperotto, e quindi correte a comprare il libro e #AdottateUnoScorpius anche voi.

Mi è piaciuto moltissimo ritrovare i personaggi della mia infanzia una volta adulti, e ammetto di aver riso da subito perchè nei dialoghi non mancano le battute e l'ironia di un'autrice che ha sicuramente ancora tanto da raccontare.
Ne ho apprezzato TANTISSIMO il finale, e anzi, varrebbe la pena leggerlo anche solo per le scene 14 e 15 dell'atto quarto.
Scorpius vince tutto, lasciatemelo dire ancora un'ultima volta.

Ora, dovendo dare un voto complessivo su Goodreads, per me non saliamo oltre le tre stelline, e mi dispiace perchè ai libri di Harry Potter ho sempre dato voti altissimi (soprattutto ai primi tre e al quinti, che sono i miei preferiti in assoluto), ma proprio considerando quanto è bella quella serie credo che per un suo "ritorno" si meritasse qualcosa di meglio.
Detto questo, sono stata molto felice di tornare a Hogwarts almeno per un po', e forse è questo ciò che conta. Il fatto che sia stata comunque una lettura piacevole, anche se non entusiasmante.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

giovedì 22 settembre 2016

Shiseido, l'automassaggio e una nuova veste per "Ever Bloom"

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle!
Oggi voglio parlarvi del workshop di automassaggio organizzato da Shiseido in occasione del FashionCamp 2016, dove abbiamo avuto la possibilità di coccolare la pelle con i buonissimi prodotti del marchio.
Ci hanno accolte delle postazioni con specchio e fascetta colorata, davanti alle quali erano sistemati alcuni dei loro prodotti bestseller, che eravamo prontissime a scoprire!
Dal siero Ultimune (in versione viso e occhi) alla crema da massaggio, passando per un ottimo detergente delicato, è stato un modo piacevole di prenderci cura di noi e di imparare qualcosa di più sul nostro viso.
Vedere un'esperta intenta nel massaggiare con attenzione ogni area del viso mi ha fatto capire quanto questa coccola giornaliera che ci concediamo non debba assolutamente essere frettolosa, anzi!
Non conta solo che prodotto usi, ma anche COME lo usi.
Poter provare a riprodurre i suoi gesti dalla nostra postazione è stato molto utile, perchè abbiamo avuto la possibilità di sentirci correggere e consigliare.
Io ripeto i movimenti appresi ogni sera, e mi infilo a letto rilassata e più serena.
Ma la star del workshop è stata lei, la maschera da massaggio rassodante.
Una maschera dalla consistenza leggera e fresca, dal profumo gradevole.
I granuli di vitamina E si sciolgono a contatto con la pelle durante il massaggio, per aiutare a rimuovere le cellule morte e rivelare una pelle più luminosa.
È un prodotto che non conoscevo, e che probabilmente non avrei acquistato a scatola chiusa perchè mi sarei chiesta come andasse applicata: ora che lo so, è entrata in wishlist!
È davvero la coccola che vorrei ogni domenica mattina, quando mi prendo quell'ora per me per fare la maschera al viso e ai capelli, la manicure, ascoltare un podcast...
Ma non è finita qui!
Una volta teminato il workshop, abbiamo potuto ammirare il nuovo flacone satinato di "Ever Bloom",  il buonissimo e iperfemminile profumo di Shiseido, e abbiamo avuto a nostra disposizione il bravissimo Pablo Ardizzone per un ritocco veloce al trucco (nel mio caso fatto da zero perchè mi sono rifiutata di andare a un workshop sull'automassaggio del viso TRUCCATA. Andiamo...):
È stata davvero una bellissima esperienza, e sono contenta di avervi potuti portare con me, almeno per qualche minuto.

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3