lunedì 6 febbraio 2017

"I giorni del silenzio" di Paula Treick DeBoard

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "I giorni del silenzio" di Paula Treick DeBoard, edito HarperCollins Italia (rilegato a 16€) in uscita il 9 Febbraio:
Dopo la misteriosa scomparsa di un'adolescente che ha scosso la cittadina in cui viveva, Kristen Hammarstrom non è più tornata in quello sperduto angolo del Wisconsin. Aveva solo nove anni all'epoca, ma i dettagli di quei drammatici giorni si sono impressi in modo indelebile nella sua memoria. Perché l'ultimo a vedere Stacy Lemke viva è stato il fidanzato, Johnny, astro nascente della squadra di wrestling della scuola e fratello maggiore di Kristen. Nessuno aveva saputo spiegarsi l'accaduto, nemmeno le persone più vicine a Johnny, ma la disgrazia aveva scardinato la comunità e la famiglia di Kirsten aveva finito per soccombere sotto lo schiacciante peso del sospetto.
Ora, molti anni dopo, un'altra tragedia costringe Kristen e i suoi fratelli a tornare a casa e ad affrontare gli eventi devastanti che hanno cambiato il corso delle loro vite...

Il Febbraio di HarperCollins Italia è all'insegna del thriller (soprattutto quando arriva Claire Seeber in libreria il 23), e io ero curiosissima di scoprire soprattutto "I giorni del silenzio" perchè qualcosa nella trama e nella copertina sembravano dirmi "leggimi... leggimi...".
Ho obbedito, e ho letto.

Incontriamo Kristen mentre guida troppo veloce nella campagna di sera, diretta a casa per la prima volta dopo molti anni. Si intuisce che non si tratta di un ritorno facile o felice, e che sul suo cognome - che la donna è così titubante a dire ad alta voce - pende qualcosa di non detto e difficile da affrontare.
Le basta avvicinarsi alle strade che conosce come le sue tasche per sentirsi di nuovo come allora, quando era solo una bambina di dieci anni e la sua vita era cambiata nel giro di poche ore.

Torniamo di colpo nel 1994, a quando Kristen viveva serenamente con la famiglia nella loro fattoria, assistendo alle gare di lotta del fratello maggiore Johnny e bisticciando con la sorella Emilie... perchè è questo che fanno le sorelle.
All'improvviso nella loro vita irrompe Stacey Lemke, che diventa la fidanzata di Johnny e una spina nel fianco pertutti gli altri: capricciosa, invadente, viziata... molto bella, questo sì, ma Johnny stesso sembra più un prigioniero di un fidanzato innamorato.
Dopo un litigio che agli occhi della piccola Kristen appare più grave dei precedenti, i due salgono in auto diretti al ristorante. Ore dopo, l'auto di Johnny viene ritrovata in un fossato: il ragazzo è scosso e ferito, e Stacey è scomparsa.
È notte fonda, le strade sono coperte di neve e la temperatura scende fino a dodici gradi sotto zero: più il tempo passa, meno si pensa di riuscire a ritrovarla viva, e gli occhi dell'intera cittadina - e dell'intera contea - si puntano su Johnny e la sua famiglia.
Kristen non riesce ad accettare il dubbio. Non riesce a credere che suo fratello potrebbe essere un assassino. Eppure...
Paula Treick DeBoard indaga la natura del sospetto e del pregiudizio, e il loro impatto sulla vita di una famiglia come tante.
Che Johnny abbia o non abbia ucciso veramente Stacey smette persino di essere rilevante, a un certo punto: l'intera contea lo ha condannato dalla prima sera.
Svaniti i sogni di una brillante carriera sportiva e la prospettiva di una borsa di studio prestigiosa, Johnny si allontanerà sempre di più da Watankee destreggiandosi tra lavori saltuari di ogni tipo: quanto accaduto una sera finisce per condizionare il corso della sua intera esistenza, e non solo della sua.
Ogni membro della famiglia perderà il senso di pace e di sicurezza dato dal trovarsi a casa, e 

Questo romanzo mi ha catturata sin dalle prime pagine, e ne ho divorate 152 pagine appena aperto, incapace di fermarmi. Dovevo sapere se davvero Johnny aveva ucciso Stacey in uno scatto d'ira, dovevo sapere se la ragazza sarebbe stata ritrovata, DOVEVO sapere.
L'autrice mi ha tenuta col fiato sospeso a più riprese, mi ha fatta arrabbiare e mi ha fatta soffrire perchè Stacey è una ragazza insopportabile, sì, ma non per questo merità ciò che le accade nel 1995.
Non è un thriller, ma una sezione del romanzo ne presenta in parte le caratteristiche.
È una saga famigliare, in un certo senso, ma non solo.
Indubbiamente si tratta di un ottimo romanzo, ben strutturato e ben sviluppato, con un finale che chiude magistralmente una storia non facile da dimenticare.
Consigliatissimo.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

1 commento :

  1. Sarà mio!! Già la copertina mi fa impazzire, per mon parlare della trama 😍😍
    A questo punto non mi resta che aspettare, con ansia, il 9 😍😍

    RispondiElimina