venerdì 14 aprile 2017

"Dopo, tutto è più dolce" di Camilla Dell'Orto Necchi

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Dopo, tutto è più dolce" di Camilla Dell'Orto Necchi, edito Piemme (rilegato a 18,50€):
Bastano pochi giorni per trasformare una vita. Quella di Betta Bennet, da sempre dedita al lavoro di stylist, cambia all'improvviso, quando viene licenziata in tronco dalla rivista di moda per la quale lavora da anni. A ruota anche le altre testate con cui collabora e sulle quali ha sempre contato le danno il benservito e, da improvvida cicala quale è, si trova inaspettatamente sul lastrico. Con il lauto stipendio, se ne vanno l'appartamento in centro a Milano, gli inviti esclusivi, le sfilate, le feste e le indimenticabili vacanze a Formentera. Tutto ciò che Betta si era guadagnata con fatica. Tutto ciò che la rendeva felice. O almeno così pensava. È un po' per caso e un po' per necessità, quindi, che decide di provare a realizzare un sogno di sempre: una piccola società di catering, che non fornisca solo cibo, ma esaudisca i desideri delle persone. La filosofia di +DOLCE è semplice e lontana da tutto ciò che è business e ostentazione: il bello e il buono si possono fare con poco e, "con il cuore", vengono ancora meglio. Ad accompagnarla nel viaggio, Tito, un socio ed ex-velista tanto disorganizzato quanto affascinante, una ciurma di camerieri improvvisati e dal cuore gentile, qualche amica generosa e un avvocato ostile e freddo come il ghiaccio (che ricorda, anche nel nome, l'indimenticabile Mr. Darcy). Tra successi e delusioni, scenografie fantasiose e piatti squisiti, Betta riuscirà a trovare la vera se stessa. Perché, a volte, le seconde possibilità aprono strade nuove e impensate. E regalano attimi di pura dolcezza.

La storia di Betta è quella di una donna che si scopre, per necessità prima che per desiderio, capace di reinventare se stessa e la sua professione.
Un inno al cambiamento, dunque, e alle seconde occasioni.

Con una strizzata d'occhio a Jane Austen e alla "sua" Elizabeth Bennet e al suo Mr. Darcy, Betta Bennet deve però muoversi nei meandri della metropoli milanese dei cocktail party e della "gente che conta", espressione che a me fa venire l'orticaria ma sulla quale in fondo lei ci ha fondato un'intera carriera. Del resto, una stylist cosa fa se non allestire e rendere realtà i sogni di chi ha un portafogli abbastanza gonfio da poterselo permettere?
Solo che i tempi d'oro sono finiti, e come la ben più famosa quasi omonima anche nella sua casa Bennet è ora di tagliare il superfluo.
Il superfluo, sia chiaro: Betta deve rinunciare alle cene stellate, allo shopping firmato e alle feste di lusso. Ha un dignitosissimo tetto sulla testa e un guardaroba fornitissimo, quindi è lontana dalla povertà vera in cui sono precipitati tanti suoi coetanei a causa della crisi economica.
Ma  sicuramente difficile per chi ha vissuto in un certo modo farne a meno da un giorno all'altro, anche se può essere stimolante: Betta in fondo è una creativa, giusto?
E se c'è uan cosa che le viene bene è allestire, quindi perchè non allestire E servire cibo fantastico creando così un'unica, sfavillante società di catering?
Per il cibo, c'è Tito: ex skipper, un po' piacione e allo stesso tempo allergico agli impegni sentimentali, dal fastidiosissimo intercalare "Stay beautiful" ma anche dal cuore sconfinato (a modo suo). Negato per la contabilità e la gestione, ma un mago in cucina e per la scelta di ingredienti davvero sopraffini.
I due sono amici da anni, e ritrovarsi proprio nel momento del bisogno sembra proprio un segno del destino...
Le autrici durante l'incontro di martedì 11 Aprile
Due cose vanno dette a proposito di questo romanzo: la prima è che vi farà venire fame.
Era inevitabile che si parlasse di cibo - soprattutto quando la protagonista decide di darsi al catering - ma qui si parla di cibo davvero appetitoso, e la prosa delle autrici (dietro allo pseudonimo di Camilla Dell'orto Necchi si nascondono due vivacissime e frizzantissime donne che potrete incontrare a Tempo di Libri - dettagli qui) contribuisce a mettere una grandissima curiosità riguardo alle prossime creazioni di +DOLCE, che sostanzialmente è la società di catering alla quale affiderei qualsiasi ricorrenza della mia vita. Leggetelo, e mi darete ragione ;)

La seconda è che questo romanzo parla di una e alle donne sopra i 40.
Cosa che detta così non sembra renderlo speciale, ma devo riconoscere che sì, il rosa e la commedia rosa si concentrano soprattutto sulla fascia 18-35 al massimo.
Come se dopo i giochi fossero fatti, e invece no!
Invece Betta è single, ma tra affascinanti uomini sposati che la corteggiano con regali costosi, giornalisti di grido che le regalano qualche ora nella Milano che conta che tanto le manca e D'Arsi, quell'avvocato davvero insopportabile che però, forse, non è poi così male... la nostra Betta è davvero piena di pensieri sul fronte amoroso!
È stato divertente mettermi per una volta nei panni di una donna con vent'anni più di me, e anche se - per forza di cose - non posso dire di condividerne appieno il pensiero, la sua classe, la sua eleganza e la sua ironia non hanno età.

Il romanzo è scorrevole, divertente, dolce quanto il cioccolato e stuzzicante come un peperoncino.
E mi sento di aggiungerlo, regala un sacco di spunti sul tema feste, buffet e dintorni: io già so cosa voglio provare a replicare, per portare un pezzetto di +DOLCE anche a casa mia!
Consigliato alle modaiole e aspiranti tali, a chi cerca una lettura frizzante e piena di sapore, e chissà, anche a chi avesse sempre avuto un debole per i Mr. Darcy della situazione...

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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