venerdì 21 luglio 2017

"Didone regina" di Gaia Servadio

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Didone regina" di Gaia Servadio, edito Frassinelli (rilegato a 18,50€):
Un veliero, tre sorelle in fuga da una faida scoppiata per evitare che una di loro diventi regina, un viaggio avventuroso tra Cipro, l'Egitto, il Nord Africa e Cartagine. È questo l'inizio del mito di Didone: regina di diritto, esule per volontà degli Assiri. Didone è una donna volitiva, impulsiva, intelligente e per questo temuta e osteggiata. Costretta da una congiura a fuggire dal Libano, attraversa l'intero Mediterraneo per poi fermarsi nel Nord Africa, fondare Cartagine e con essa costruire il mito dei Fenici. Amata e finalmente protetta dal suo popolo, Didone incontrerà l'uomo che per la prima volta la farà innamorare ma, allo stesso tempo, la porterà alla distruzione: Yarbas, un giovane, bellissimo e crudele principe del deserto. Per lui perderà il bene più prezioso, suo figlio Annibale, e per lui attraverserà il Sahara, si allontanerà dalla sua città, e finirà umiliata e tradita. Tornata a Cartagine, in una città che ora la osteggia, troverà la morte a causa di una aggressione proprio dentro il tempio del quale è sacerdotessa. Il potere, il potere maschile, si libera così di una donna troppo forte per i suoi tempi, e la Storia trova la sua prima eroina. Gaia Servadio sa raccontare come nessun altro le donne, e come nessuno racconta Didone: una donna forte, libera, indipendente, profondamente appassionata, e lacerata dall'eterno contrasto tra amore e potere, ragione e sentimento.

Ho sempre avuto un debole per miti e leggende, e ricordo ancora quando ho letto per la prima volta la storia di Didone ed Enea sulla mia Iliade illustrata per ragazzi, tanti anni fa.
Ma Didone non è solo la mitica regina toltasi la vita per amore di un soldato errante, no: Gaia Servadio ne racconta la storia di donna appassionata e determinata, dalla fede incrollabile ma ahimè, dal cuore così profondamente umano.... e fragile.

Una lettura imprescindibile per quest'estate che, più o meno, è arrivata per tutti (anche se io alle mie tazze di tè non ho ancora rinunciato, soprattutto durante la lettura), e un libro da avere in libreria perchè non è solo l'opera più appassionante ed accattivante che mai leggerete sulla figura di Didone: è una meravigliosa storia di donna, tra privazioni, conquiste e battaglie da combattere.
Anche soltanto per affermare il proprio diritto a decidere per se stesse.
La sua storia è un viaggio indietro nei secoli e attraverso il Mediterraneo, in cui Didone è esule al pari dei migranti che attraversano oggi quello stesso mare, in fuga dalle stesse guerre: impossibile non leggere "Didone regina" senza uno sguardo al presente, e impossibile non restare conquistati da una figura di cui c'è tanto da dire oltre al mito dell'amore infelice per Enea, anche se le pagine dell'Iliade sono ciò che l'ha resa veramente celebre.
La vita di Didone è una costante montagna russa di conquiste e sconfitte, in cui la donna si trova a regnare su una potente Cartagine ma allo stesso tempo vivere il dolore della perdita di un figlio, probabilmente il dolore più grande che una donna possa affrontare: io ve lo dico, nonostante non fosse chiaramente questo l'intento, alcuni passaggi mi hanno commossa.
Una delle letture più coinvolgenti fatte a Luglio, perchè sin dalle prime pagine, in cui troviamo una Didone bambina ma con il cuore già appesantito dalle aspettative e dalle future responsabilità, la prosa di Gaia Servadio conquista e cattura l'attenzione del lettore.
Da avere, e soprattutto da leggere!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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