venerdì 27 ottobre 2017

"L'uso improprio dell'amore" di Carla Vangelista

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "L'uso improprio dell'amore" di Carla Vangelista, edito HarperCollins (rilegato a 17€):
La vita di Guy Gougencourt, parigino quasi cinquantenne, è perfetta. Tutto è al suo posto e va come deve andare: notaio, figlio di notaio, lavora in uno studio prestigioso, ha una moglie, due figli, una bella casa e tutte le settimane va a pranzo dagli anziani genitori. Eppure, ogni mattina Guy si sveglia con un profondo senso di insoddisfazione. Perché la sua vita perfetta non l’ha decisa lui, l’hanno decisa gli altri, gli eventi, il caso. Un giorno, uscendo dalla Gare Paris Saint-Lazare, viene sorpreso da un temporale violentissimo e si rifugia nel primo taxi che vede. Alla guida c’è una donna. Grandi occhi scuri, capelli lunghi e disordinati e un profumo inconfondibile di gelsomino e muschio. Il suo nome è Elodie. Mentre Guy, a disagio, cerca di mettere una distanza fra sé e quella ragazza che lo turba, volge lo sguardo sul sedile e vede un libro rosso dalla copertina consunta e con un piccolo fregio dorato. Ne è irresistibilmente attratto, ma non osa toccarlo. Al momento di scendere per sbaglio lo porta con sé e durante la sua notte insonne, lo legge d’un fiato e il contenuto lo colpisce talmente tanto che non può fare a meno di cercare Elodie. È l'incontro di due persone che abbandonano le maschere che indossano per scoprire la loro vera natura. Elodie riesce a fare uscire Guy dal suo guscio e a liberare la sua anima, ma anche se la ragazza sembra libera e imprevedibile come un temporale estivo è in realtà rinchiusa in un gioco di ruoli pensato per proteggere il suo cuore e per curare le sue ferite segrete. Ma l’amore e la libertà hanno un prezzo, e per Guy ed Elodie è arrivato il momento di pagarlo.

Ammetto che dalla trama mi aspettavo un romanzo diverso rispetto a quello che mi sono trovata a leggere, ma nonostante ciò ho ritrovato in questo libro la scrittura di un'autrice della quale avevo già apprezzato i lavori precedenti, da "Parlami d'amore" a "Un altro mondo" e a "Rivoluzione n.9".

Quella di Guy, in fondo, è una vita come tante, spesa a cercare di essere all'altezza di aspettative irraggiungibili perdendo di vista i propri desideri: quando il fratello Jean-Claude se n'è andato di casa rifiutando di seguire le orme paterne, il "compito" di diventare notaio e replicare la vita ordinata e metodica dei genitori è ricaduto sulle sue spalle.
Héléne, la moglie, si occupa della casa e dei loro due figli, che nonostante lo rendano felice non bastano a levargli quel senso costante di frustrazione ed insoddisfazione che gli stringe lo stomaco in una morsa.
È quando sale sul taxi un po' scassato di Elodie, per sfuggire alla pioggia battente, che la vita di Guy prende una svolta inaspettata.
Figlia di un'ex-pattinatrice su ghiaccio e addolorata per la sempre più vicina morte di Camille, la sua più cara amica (ormai ricoverata in ospedale, dove sta perdendo la battaglia contro il cancro), Elodie ha imparato che, nella vita, chi ti concedi di amare è chi ti farà soffrire quando se ne andrà.
Ha perso sua madre, sta per perdere l'amica Camille, e l'unico punto di riferimento che le resta è un'amica di famiglia, che però è già anziana.
Se c'è qualcosa che Elodie non poteva prevedere era che quell'uomo di mezza età un po' fuori moda e molto ingessato le facesse scattare il desiderio di qualcosa di più, ma è esattamente ciò che succede.
La donna lo trascina in quello che lei chiama il Gioco, ovvero un rapporto dominatrice/sottomesso che libera a poco a poco Guy da tutti i suoi freni e i suoi blocchi, ma che forse non basterà a liberare lei dalle sue paure...
Non mi aspettavo di trovare ancora in un romanzo il tema della dominazione sessuale: forse perchè abbiamo davvero fatto il pieno negli ultimi anni, sulla scia partita dalle sfumature e passata attraverso pressochè tutti i generi letterari.
Quello che ho apprezzato, però, è stata l'eleganza innata di Carla Vangelista nell'affrontare questo tema, senza mai scadere nel cattivo gusto o nel brutto cliché.
Per Elodie il Gioco è un meccanismo di difesa a trecentosessanta gradi, per Guy è una finestra aperta su un mondo in cui, per una volta, non solo ciò che gli viene ordinato gli provoca piacere invece di insofferenza, ma gli viene anche permesso di ordinare a sua volta.
E lo ammetto, a rubare la scena nonostante tutto è proprio lui, con una famiglia impossibile alla quale non manca proprio nulla (madre vittima e tendente al melodramma? C'è. Padre autoritario e incapace di dialogare? C'è. Fratello desaparecido incapace di assumersi le sue responsabilità? C'è) e un percorso di liberazione e rinascita che vi terrà incollati alle pagine.
"L'uso improprio dell'amore" si legge velocemente, e non solo perchè non eccessivamente lungo (sono 275 pagine nette, scritte grandi e con un margine abbastanza largo) ma soprattutto perchè si vuole arrivare presto a scoprire cosa ne sarà di quest'uomo così quadrato, così incasellato e così abitudinario che, nel giro di poche settimane, si scopre capace di rivoluzionare la sua intera esistenza.
È qualcosa che tutti sognano o hanno sognato di fare, almeno una volta nella vita, ma che a pochi riesce davvero: ci vuole un grande coraggio per ammettere di aver preso una strada sbagliata quando questo comporta incrinare un rapporto già delicato con i propri cari, o rompere un matrimonio.

Ho divorato il romanzo nel corso di una giornata, tra corse in tram e code in banca, e Guy è rimasto con me per giorni, dopo. E quando un personaggio non vuole lasciarti andare, significa che è speciale.
Quando ho letto "Ho taciuto" di Mathieu Menegaux ho detto di essere rimasta colpita dalla bravura dell'autore nel rendere così bene quella che è una mente femminile, agitata da tutto un universo di paure, dubbi, emozioni: oggi devo dire la stessa cosa - al contrario - di Carla Vangelista.
Ha raccontato un uomo e tutto ciò che caratterizza il "suo" mondo con una grazia e una delicatezza non comuni, risultando convincente al cento per cento.
Consigliato a chi avesse già avuto modo di apprezzare i romanzi dell'autrice, e a chi volesse scoprirla.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

Nessun commento :

Posta un commento