mercoledì 8 novembre 2017

"Ti chiamo sul fisso" di Rainbow Rowell

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Ti chiamo sul fisso" di Rainbow Rowell, edito Piemme (rilegato a 18,50€):
Se si parla di macchine del tempo, un semplice telefono non sembrerebbe il modo più sofisticato di viaggiare nel passato... Eppure quando Georgie, madre di due bambini e autrice televisiva perennemente sotto stress, mette piede nella casa della sua infanzia, e in un momento di nostalgia alza la cornetta del vecchio telefono fisso - un vero reperto archeologico -, improvvisamente è trasportata a quindici anni prima. Non nel senso che può vedere il suo passato. Ma nel senso che può… telefonargli. Sperando che il passato risponda. Sperando che Neal, quello che oggi è suo marito e allora stava per diventare il suo fidanzato, risponda...
Perché se c'è una cosa che Georgie cambierebbe della sua vita è il modo in cui il suo matrimonio si è pian piano spento, fino a ridursi a quello che è oggi. Forse parlando al telefono con il Neal di ieri potrà rimediare a cose che oggi sembrano irrimediabili. Forse quello stupido telefono, così antiquato da essere ancora attaccato a un filo, può davvero darle una mano...
Con l'ironia e la freschezza cui ci ha abituati con "Eleanor & Park", bestseller mondiale che ha battuto ogni record di permanenza in classifica, una delle autrici più amate d'America torna a raccontare una storia di sentimenti che a fasi alterne vi farà ridere e vi spezzerà il cuore. E vi insegnerà molto sul destino, sul tempo e sul vero amore.

Bello, bello, bello: ho divorato "Ti chiamo sul fisso" quando è uscito, e la storia di Georgie è riuscita a prendermi là dove "Eleanor & Park" ci era riuscito solo a metà - lo so, quel libro è piaciuto a tutti, ma io resto una sostenitrice di "Fangirl" e "Carry On", invece.
Stavolta mi sono sentita decisamente più vicina alla protagonista, che invece di essere un'adolescente è una donna sui 35 anni.

Ed è una donna che, sulla carta, ha davvero tutto: una bella casa, un buon lavoro, un marito attento e due figli in salute. Cosa volere di più?
In realtà, il matrimonio di Georgie e Neal è appeso ad un filo. La donna lavora troppo ed è sempre più spesso fuori casa fino a tardi, lasciando il marito a gestire da solo casa e bambini.
I due a tratti sembrano due sconosciuti che condividono un appartamento, e quando la donna viene trattenuta per lavoro in città al momento di partire per trascorrere le vacanze di Natale con la famiglia di lui, è l'ultima goccia: Neal carica la prole in auto, e se ne va senza troppe parole gentili ed amorevoli per la consorte rimasta indietro.
È proprio la solitudine a spingere georgie ed andare a stare per qualche giorno dalla sua vivace e strampalata madre, e quando recupera incuriosita nella sua vecchia stanza il suo ormai decrepito telefono giallo non resiste alla tentazione di chiamare Neal, per scusarsi.
Sono che il Neal che risponde al telefono è quello del 1998, quello che si era allontanato da lei e rifugiato dai suoi durante le feste prima di capitolare e raggiungerla nonostante la neve.
Quindici anni prima il loro amore aveva trionfato, ma adesso... adesso Neal attraverserebbe il paese per raggiungerla  per Natale?
Il loro rapporto è rovinato, o Georgie è ancora in tempo per mettere a posto le cose?

Ok, ammetto che quando è uscito l'ho preso immediatamente catturata dalla premessa.
La sola idea di poter parlare al telefono con il passato era bastata a incuriosirmi un sacco, perchè avevo subito iniziato a chiedermi chi avrei chiamato, e perchè.
Cos'avrei cercato di cambiare del mio presente, potendo intervenire sul passato?
Per Georgie, una volta superato il trauma iniziale, quel telefono giallo diventa una finestra sul Neal che credeva di conoscere tanti anni prima, e che invece realizza di non conoscere affatto: il ragazzo le confida i suoi dubbi, le sue paure e ciò che gli ha fatto dire "basta così", e la donna comprende fino in fondo quali siano state le sue responsabilità nel naufragio del suo matrimonio.
Naufragio al quale si può ancora porre rimedio, se Georgie avrà il coraggio di rischiare tutto.
Ho trovato tanto di me stessa in Georgie: dai dubbi riguardo la carriera a quelli sulla famiglia, dalla paura di restare sola a quella di non riuscire a essere la moglie e la madre che vorrebbe, Georgie è sicuramente #UnaDiNoi e forse quel telefono giallo servirebbe a tutte.

È un romanzo che fa riflettere, ma non mancano l'ironia e la comicità di un'autrice che, oltre ad emozionare, sa anche far ridere. Adorerete i colleghi di lavoro di Georgie, protagonisti di tanti siparietti spassosi, e vi troverete a desiderare un Neal tutto vostro, almeno un po'.
Sono felicissima che anche "Ti chiamo sul fisso" sia arrivato in libreria, e con un'edizione così graziosa! Aggiungetelo alla vostra collezione, e soprattutto divertitevi perchè con Georgie è impossibile non farlo.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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