venerdì 12 gennaio 2018

"Fatti il letto. Piccole cose che cambiano la tua vita... e forse il mondo" di William Harry McRaven

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Fatti il letto. Piccole cose che cambiano la tua vita... e forse il mondo" di William Harry McRaven, edito Piemme (rilegato a 12,90€) in uscita il 16 Gennaio:
Non è un'esperta di riordino o una madre esasperata a dettare questa semplice regola, ma un ammiraglio a quattro stelle della Marina americana. Nel suo discorso tenuto ai laureandi dell'università del Texas alla cerimonia di consegna dei diplomi, William McRaven ha condiviso i dieci principi che ha imparato durante l'addestramento da Navy seal e che lo hanno aiutato a superare le sfide non solo nella sua carriera, ma lungo tutta la sua vita. Perché non è necessario essere un Navy Seal per trovarsi in situazioni difficili, dover prendere decisioni complicate o affrontare compiti apparentemente insormontabili. Chiunque, ha detto, può usare queste semplici regole per migliorare se stesso, e il mondo. 
Quel discorso, che ha avuto oltre cento milioni di visualizzazioni in rete, è il punto di partenza di Fatti il letto, un bestseller diventato in breve un piccolo classico, ai vertici delle classifiche per mesi e in corso di pubblicazione in 24 lingue. Intrise di empatia e coraggio, queste pagine hanno il contagioso potere di ispirare il lettore a dare il meglio di sé e ottenere il massimo dalla propria vita.

«Se la mattina vi fate il letto, avrete portato a termine il primo compito della giornata.
Questo vi darà una sensazione di orgoglio e vi incoraggerà a concluderne un altro, e poi un altro ancora. Farsi il letto, inoltre, rimarca la consapevolezza che nella vita le piccole cose contano.
Se non sapete fare bene le piccole cose, non ne farete mai di grandi».

Ero molto curiosa di scoprire questo libro, perchè il video del discorso di William McRaven mi aveva colpita moltissimo, e quindi eccoci qui.
L'ho letto, e che dire? Decisamente all'altezza delle aspettative.
Mi ha colpita per la forte connotazione personale che l'ammiraglio ha saputo dare a quello che rischiava di essere un discorso già sentito, e che invece arriva dritto alla mente e al cuore.
Non sarò mai un Navy Seal e probabilmente non dovrò mai passare indenne un'ispezione dell'uniforme, ma di sicuro da quando l'ho letto ho iniziato ad affrontare in modo diverso cose che, prima, giudicavo delle grandi seccature.
Come rifare il letto al mattino, per esempio.
La filosofia di McRaven incontra appieno il mio modo di gestire le giornate, però, e mi sono ritrovata da subito nelle sue parole: mi piace iniziare la giornata spuntando qualche voce dalla mia lista, è una cosa che ho sempre detto, e quando guardo l'orologio alle 9 e mi rendo conto di aver già fatto tante cose mi sento indubbiamente meglio. Quindi bando alle lagne, e sotto con copriletto e cuscini, che quel letto non si rifarà certo da solo!

Sono dieci, le lezioni di vita che William McRaven ha acquisito negli anni del suo addestramento, e che ha citato nel suo celebre discorso: vediamole insieme in breve, che ne dite?
Se vuoi cambiare il mondo…

... inizia rifacendo il tuo letto ogni mattina, perchè se non riesci a fare le piccole cose nel mondo giusto, difficilmente ti riuscirà con quelle più impegnative;

trova qualcuno che ti aiuti a pagaiare, perchè non puoi cambiare il mondo da solo - anzi, avrai bisogno di aiuto - e lungo la strada che va dal tuo punto di partenza alla tua destinazione avrai bisogno di amici, colleghi, persino della buona disposizione nei tuoi confronti da parte di perfetti estranei - e di un buon timoniere a guidare tutti quanti;

... giudica una persona dalla misura del suo cuore. L’addestramento militare in questo aiuta: si è tutti uguali, e conta solo la tua determinazione ad arrivare in fondo e con successo. Non conta il colore della tua pelle, la tua educazione, il tuo status.

... supera il fatto che a volte non sarai altro che un biscotto allo zucchero, e continua ad andare avanti. Ok, questa ve la spiego perchè detta così non ha assolutamente senso, giusto? In breve, durante il periodo di addestramento, coloro che fallivano l’ispezione dell’uniforme (se le scarpe non erano lucide, o mancava la fibbia della cintura, e via dicendo) dovevano correre verso la riva e immergersi completamente vestiti, e rotolarsi nella sabbia fino a esserne completamente rivestiti. L’effetto finale è chiamato “biscotto allo zucchero”, e la punizione consiste nel doversi tenere addosso tutto questo tessuto freddo, bagnato e pruriginoso per via della sabbia per l’intera giornata. È una cosa che capita a tutti almeno una volta, ma che non deve fermarti dal fare meglio all’occasione successiva, ed era anche una lezione nel momento in cui ti insegnava che, nonostante i tuoi sforzi, non avresti mai avuto l’uniforme perfetta. E che va bene così.
… non aver paura dei circhi. Lo so, lo so: vi spiego anche questa. Il circo altro non era che un allenamento addizionale di due ore al quale dovevano prendere parte coloro che, nel corso dell’allenamento giornaliero, non avevano performato in modo sufficiente. Un circo era pensato per stancarti, per abbattere il tuo spirito e per farti saltare i nervi, ma la vita è fatta di prove di questo tipo. Probabilmente fallirai spesso, e sarà doloroso, oltre a scoraggiarti e a farti venire voglia di mollare , ma saranno proprio i circhi a renderti una persona migliore.

... devi buttarvi giù dall'ostacolo a capofitto .

… non indietreggiare di fronte agli squali: nel mondo ce ne sono tanti, e se vuoi completare la tua nuotata devi imparare ad affrontarli e a gestirli, prima o poi.

… devi fare del tuo meglio nel momento peggiore.
Durante una missione, è nel momento di massima criticità e pericolo che devi restare calmo, composto. È lì che tutto ciò che hai imparato, le competenze tattiche acquisite, la tua forza fisica e quella interiore devono emergere.

… devi iniziare a cantare quando sei immerso nel fango fino al collo. Questa colorita metafora altro non è che un modo per dire che non bisogna mia perdere la speranza e la voglia di trasmetterla al prossimo, a prescindere da quanto sia catastrofica la nostra condizione. Se sei immerso nel fango fino al collo hai solo la tua voce a disposizione... quindi canta. A pieni polmoni.

… qualsiasi cosa accada, non suonare la campana.
Anche qui urge una spiegazione, lo so. Al centro di ogni complesso di addestramento dei Navy Seal, in un luogo ben visibile a tutti gli allievi, c'è appesa una campana. Tutto ciò che devi fare per lasciare il programma è raggiungerla e suonarla. Suona la campana e non dovrai più alzarti alle cinque, o correre, o concludere un percorso a ostacoli... e non dovrai più gestire le difficoltà legate al tuo addestramento. Basta suonare la campana e ne sei fuori, ma se vuoi portarlo a termine quella campana deve essere sempre ben lontana dalla tua portata.
Se vuoi cambiare il mondo, o anche solamente te stesso, e portare a termine qualcosa di grande, non suonare mai la campana.

Spero di essere riuscita a spiegarvi i tanti riferimenti all'addestramento dei Navy Seal e a trasmettervi quanto mi sia ritrovata nel modo di pensare di William McRaven: non è un libro sull'organizzazione, nè un manuale di autoaiuto, ma è sicuramente una lettura che apre la mente e che aiuta a sentirsi pronti ad affrontare le sfide della vita con tanta grinta in più. Vi renderà anche più produttivi e organizzati, come effetto collaterale, quindi tenetene conto!
Consigliatissimo come autoregalo motivante per il 2018, e state lontani dalle campane ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

1 commento:

  1. La tua recensione mi ha davvero incuriosita! Il libro sembra molto interessante ed è sicuramente una lettura da fare in questo 2018! :D

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