mercoledì 2 maggio 2018

"La treccia" di Laetitia Colombani

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La treccia" di Laetitia Colombani, edito Nord (brossurato a 16,90€) in uscita il 3 Maggio:
A un primo sguardo, niente unisce Smita, Giulia e Sarah. Smita vive in un villaggio indiano, incatenata alla sua condizione d'intoccabile. Giulia abita a Palermo e lavora per il padre, proprietario di uno storico laboratorio in cui si realizzano parrucche con capelli veri. Sarah è un avvocato di Montréal che ha sacrificato affetti e sogni sull’altare della carriera.
Eppure queste tre donne condividono lo stesso coraggio. Per Smita, coraggio significa lasciare tutto e fuggire con la figlia, alla ricerca di un futuro migliore. Per Giulia, coraggio significa rendersi conto che l'azienda di famiglia è sull'orlo del fallimento e tentare l’impossibile per salvarla. Per Sarah, coraggio significa guardare negli occhi il medico e non crollare quando sente la parola «cancro». Tutte e tre dovranno spezzare le catene delle tradizioni e dei pregiudizi; percorrere nuove strade là dove sembra non ce ne sia nessuna; capire per cosa valga davvero la pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non s'incontreranno mai, però i loro destini, come ciocche di capelli, s'intrecceranno e ognuna trarrà forza dall'altra. Un legame tanto sottile quanto tenace, un filo di orgoglio, fiducia e speranza che cambierà per sempre la loro esistenza.

Ci sono molti modi di raccontare le donne.
Si può parlare del loro cuore, della loro capacità innata di fare propria la sottile arte della resilienza, del loro essere figlie, madri, mogli.
E poi si può scegliere una strada diversa, e partire... dai loro capelli.

Gli stessi capelli che hanno segnato indelebilmente la vita di Giulia, per esempio, cresciuta con l'unico obbiettivo di lavorare nell'azienda paterna e realizzare parrucche di capelli veri, arte in via d'estinzione. O i capelli che, per Smita e sua figlia, diventano oggetto di un sacrificio importante in vista del loro futuro, migliore di quello che la società indiana vorrebbe per loro e al quale le due donne,donna e bambina, si ribellano con ogni fibra del loro essere. O quelle stesse ciocche che, dopo anni di splendore e messe in piega impeccabili, Sarah trova sul cuscino perchè non c'è shampoo ristrutturante che sia più forte della chemioterapia.
A legare le tre donne, che non si incontreranno mai, sarà proprio una treccia di lucenti capelli neri, che viaggerà dall'India a Palermo, e poi volerà a Montréal, accompagnando inconsapevolmente ognuna delle donne nella sua lotta più importante e difficile.

Laetitia Colombani racconta tre donne, e tre mondi, ma non solo.
Racconta una società come quella indiana che ancora vede la donna come una proprietà, prima del padre e poi del marito, e che anzi, fa della donna uno strumento per punire l'uomo se neccessario, e in cui Smita, nata nella casta degli intoccabili, decide che sua figlia Laetitia avrà un destino diverso e rischia tutto, per garantirle quel futuro.
Racconta la crisi economica che mette in ginocchio una piccola impresa come quella di Giulia, che deve decidere se abbracciare il cambiamento e reinventare un business che sembra morente, o rassegnarsi a un matrimonio senza amore che, però, le garantirebbe ben poche preoccupazioni dal punto di vista finanziario. Mettersi in gioco, rischiando di perdere tutto, o fare un passo indietro?
E infine, racconta quella malattia crudele che inizia per C, che sconvolge la vita di Sarah privandola non solo delle sue energie ma, soprattutto, della carriera in nome della quale ha sacrificato tutto.
Sarah è una donna che, come tante, convive ogni giorno con il conflitto tra maternità e carriera a logorarle il cuore, e che si trova spiazzata quando il lavoro al quale ha dedicato ogni sua attenzionenon ricambia tanto attaccamento.
Ma chissà, forse quel "mandarino" che la lastra ha svelato, nascosto in uno dei suoi seni, non è solo un tumore maligno. Forse è uno stimolo per riprendere a lottare, solo per una causa più importante: la sua vita.

Dalle strade dell'India alla spiaggia di Palermo, passando per un elegante studio di avvocati canadese, la storia di Smita, Giulia e Sarah vi prenderà il cuore e la testa, rendendovi impossibile posare la vostra copia se non a lettura ultimata, e vi sfido a non farvi scendere una lacrima di commozione arrivati alle ultime pagine.
Una scrittura impeccabile e una prosa pulita, scorrevole e allo stesso tempo incisiva, rendono "La treccia" una storia di donne straordinarie scritta per tutti, e so che Maggio è appena iniziato, ma che importa? Se volete leggere un libro nei prossimi trenta giorni, leggete questo.
Cinque stelle piene e sfavillanti.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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