venerdì 16 ottobre 2015

"Chupa Chups!" di Daniele Pollero

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Chupa Chups!" di Daniele Pollero, edito da Panesi Edizioni (ebook a 1.99€):
A grande richiesta della bocciofila di Molazzana (LU), la raccolta di racconti che ha spopolato nei concorsi letterari, tanto che hanno addirittura deciso di aprire il file prima di cestinarlo. Chupa Chups! si propone di accompagnare il lettore sull’ottovolante della quotidianità giovanile, fra beghe universitarie, relazioni sentimentali, umorismo nero, pornosplatter e social network, con piglio trash e scarso fair play. Insomma, le probabilità che faccia cagare sono alte. Ma perché non verificarlo di persona? Da uno degli autori di Spinoza.it.

Ecco, io dopo una sinossi così mi sono convinta ad acquistarlo, anche perché Daniele Pollero è una di quelle persone in grado di farmi ridere sempre  comunque, qualsiasi cosa dica.
La sua padronanza dell'ironia è assoluta e fuori dal comune, e io ero sicurissima che questa raccolta di racconti mi sarebbe piaciuta.
E così è stato, perché in ognuno di essi ho trovato qualcosa di me, e della mia vita.

Ho trovato la lotta di uno studente contro la burocrazia universitaria (esagerata, caricaturizzata e portata a un tale livello di paradosso da farci dire "ma sai che, in fondo in fondo...?") raccontata in "Incubo di una mattina di fine estate" a dir poco esilarante: una lotta senza esclusione di colpi, con un ufficio situato a oltre 5000m d'altezza e in cui puoi persino ritirare i vestiti della lavanderia o comprare dei grissini, ma è assolutamente impossibile che tu riesca a sbrigare la tua pratica.

"Ci scusiamo per il disagio" è sostanzialmente un resoconto della vita di ogni pendolare che si rispetti, e forse a me non è mai capitato di vedermi passare accanto una giraffa in treno, ma quello che viaggiava con SEI pappagalli l'ho beccato.
Forse non ho aspettato un treno dieci anni, ma di treni cancellati, poi rimessi, poi ritardati e alla fine arrivati al binario sbagliato ne ho visti, e presi (quando ci riuscivo).

Ma l'Elisa cinica e sempre pronta a sparare a zero sui reality-e-non show (dai vari talent di cucina al "Grande fratello", passando per ogni fesseria proposta da Maria De Filippi negli ultimi 20 anni), quell'Elisa lì, ha AMATO "Master Cess". Una pagina sola, e mi ha conquistata.
Tutto è parodia e allo stesso tempo tutto è fin troppo realistico, perché voi quante volte al titolo "Ma come ti vesti?!" avete aggiunto "Saranno anche cazzi miei!"?

Se siete felicemente accoppiati-fidanzati-sposati-incastrati (concedetemelo, sono sola come un gambo di sedano), non potete non leggere "Irrealtà virtuali". Anzi, saltate subito a quello e poi, quando vi siete ripresi dalla crisi respiratoria da riso convulso, con calma recuperate il resto.
La gelosia femminile e quella maschile messe a confronto, anche se su un punto devo dissentire: non ho ancora capito come fare a trasformarmi in un rarissimo pterodattilo carnivoro sputafuoco per la gelosia, ma ne confermo l'esistenza perché ho conosciuto un ragazzo che ne era fin troppo capace.
Avrebbe dato del filo da torcere alla tua, Daniele. O chi lo sa, magari sarebbero svolazzati via insieme al tramonto, incenerendo i rispettivi ex lungo la strada.

Ma è stato "Mostrichattoli" a terrorizzarmi, perché purtroppo qui non c'è nessuna ironia e nessuno scherzo. In questa demenziale, ridicola, ovviamente priva di costrutto, patologica conversazione ci ho visto il modo di esprimersi di fin troppi individui di mia conoscenza. Di età che a volte sfiorano la quarantina, e sì, lo so che un quarantenne che scrive "c 6?" e "ke fai?" suscita paura e sgomento. Lo so. Il giorno in cui la frase "tanto c'è il T9" è entrata nelle nostre vite ha segnato il suicidio di massa di milioni di neuroni e l'abbandono fin troppo precoce di quel misterioso oggetto chiamato "libro di grammatica", per non parlare poi del suo amico "dizionario" che giace abbandonato e impolverato in chissà quale angolo recondito.
Non posso e non voglio raccontarvi ogni singolo racconto, ma insisto: questo libro vi serve.
Vi serve perché è ben scritto e molto curato; vi serve perché è divertente al punto da far ridere ad alta voce; vi serve perché una simile padronanza della lingua, dell'ironia e del sarcasmo sono rarissimi e ancora di più quando li troviamo tutti e tre nella stessa persona.
Unico difetto: si arriva troppo in fretta all'ultima pagina!

Consigliatissimo, anche se a questo punto è davvero scontato dirlo.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

9 commenti :

  1. Eli, mi hai incuriosita davvero tanto!
    Hai ragione, mi serve proprio una lettura del genere.
    Un bacio! <3

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    1. Tra un King e l'altro una risata ci sta solo bene!
      Leggilo in un weekend grigio, freddo e piovoso e vedi che cambia tutto XD

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  2. Attira anche solo dalla copertina! Wishlist mia diventerai infinita XD

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    1. Funziona anche come pubblicità occulta: prima volta dopo diversi anni che mangio un lecca-lecca!
      Scherzi a parte, è divertentissimo XD

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  3. Non avrei mai dato una seconda occhiata alla copertina....ma mi hai incuriosito ;)

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    1. Per me che vivrei di ironia e sarcasmo (oltre che di pane e Nutella, ma questa è un'altra storia), questa raccolta è fantastica XD

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  4. Già mi incuriosiva moltissimo, la tua recensione mi ha convinta! Finisce in WL :)

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    1. Purtroppo non arriva accompagnato da un lecca lecca adorabile come quello in copertina, però fa ridere dall'inizio alla fine XD

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